(ASI) La Regione Lazio in grave ritardo sulle procedure relative all’accesso alla fecondazione. “Oltre le carte, nulla…”. Ė l’amaro commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, sulla vicenda che ha coinvolto la coppia che si è rivolta all’ospedale romano Pertini per la fecondazione assistita e ha avuto l’amara sorpresa di uno scambio.
Chiarisce Maritato: “Zingaretti, presidente regionale e commissario ad acta per la sanità, oltre agli annunci, alle carte scritte, ai decreti, ai codicilli, ai documenti, alle false inaugurazioni non ha dato nulla alla sanità regionale, niente che fosse reale, vero, palpabile. Così è stato per la fecondazione assistita – chiarisce ancora Maritato – il presidente si è sbracciato nel ricordare che uno dei primi decreti approvati, dal momento del suo insediamento, è stato quello sulla fecondazione, senza spiegare poi quali strumenti abbia fornito perché questo metodo, richiesto da molte coppie, potesse avere tutte le garanzie di sicurezza e riuscita. Brutta avventura incontrare un burocrate mascherato da politico sul proprio cammino. Entro il 30 giugno di quest’anno tutte le strutture dovrebbero mettersi in regola, dotarsi di un registro che è atteso da anni ma i ritardi sono palpabili. Molte forze sociali hanno richiesto da tempo un incontro con la Regione che continua però a fare orecchie da mercante e a ignorare le richieste dei cittadini”.