(ASI) “Pensando alla nomina di Moretti a Finmeccanica, dopo il grande successo avuto a Ferrovie dello Stato, soprattutto nella gestione delle tratte dei pendolari, mi sono tornate in mente le carrozze sperimentali a corrente alternata che da anni giacciono a Foligno senza aver mai percorso un km.
Ferro e rame per un valore di oltre 80 milioni di euro, acquistate anni fa per un progetto sperimentale che non ha mai visto la luce; ora che fine faranno?”. Lo dichiara Filippo gallinella, deputato umbro del Movimento Cinque Stelle, commentando le nomine dei vertici della partecipate dello Stato. “Tutti ci auguriamo che a Moretti venga ridotto lo stipendio e, se ancora in questo Paese qualcuno ha un minimo di dignità succederà, ma nessuno parla della "buonuscita" che gli sarà accordata. Io la userei – prosegue Gallinella - per cominciare a migliorare il trasporto pendolari partendo proprio dal rinnovo delle carrozze fino all'adeguamento dei costi ai reali servizi offerti. Ma non posso non pensare – aggiunge ancora il pentastellato - anche alla nomina a Poste della compaesana Luisa Todini; la "lady" del cemento ed esponente di spicco di Forza Italia. Che dire? Soltanto che in questo Paese non cambia mai nulla; si promettono 80 euro in busta paga agli stipendi più bassi percepiti per lo più da persone di comprovata esperienza e capacità e poi si nominano, in barba a qualunque valutazione delle competenze e dei risultati, ma solo sulla base dell' affiliazione politica, personaggi i cui meriti sono tutti da dimostrare. E con stipendi altissimi, al di fuori della realtà. In alcuni casi, come Moretti, sono sempre gli stessi. Verrebbe da pensare – conclude Gallienella - che hanno cosi tanti scheletri nell'armadio da tirar giù l'intera classe politica da qualche decennio ad oggi. Questo è il nuovo che "avanza" nel senso che non lo vuole più nessuno”.
Redazione Agenzia Stampa Italia