Si trattava – prosegue il deputato umbro – di impegni “dibase” che, in vista della nuova presidenza italiana in Europa, chiedevano di intervenire con determinazione per rivedere quei criteri che, come ognuno di noi può constatare ogni giorno, ci stanno letteralmente affossando. Certo è – conclude Gallinella – che l’affossamento del nostro Paese non può dipendere solo dalla politica europea ma è responsabilità della casta PD,PDL & C. che ci ha governato fino ad oggi e che noi vogliamo cambiare. Tutti a casa. Vinciamo noi!”.
M5S/UE: DA RENZI SOLO SLOGAN, E' LACCHE' DI BERLINO
Roma – "Renzi prosegue sulla linea degli slogan e della propaganda. Si contraddice continuamente: al termine del suo incontro con Angela Merkel ha detto che l'Italia manterrà il limite del 3%, mentre a gennaio aveva manifestato l'esigenza di rinegoziare i parametri europei, da lui stesso definiti anacronistici. La verità è che il suo tour è stato un autentico giro di battesimo e dimostrato che anche questo governo, come i precedenti, sarà un lacchè di Berlino, schiavo dell'austerity". E' la posizione espressa in una nota dai deputati del MoVimento 5 Stelle, a proposito delle comunicazioni del premier Matteo Renzi in vista del vertice Ue del 20 e 21 marzo.
"Dobbiamo ridiscutere le regole europee - prosegue la nota -, dobbiamo ridiscutere le condizioni in cui partecipiamo, a partire dalla cancellazione del Fiscal compact, dall'emissione di eurobond che tutelino le economie più deboli fino ad arrivare a una rinegoziazione del debito pubblico. O si ridiscutono le regole - conclude la nota di M5S - o ce ne andiamo".
Redazione Agenzia Stampa Italia