MARO’, CROSETTO (FDI): NEGANDO VISTO A FIDANZA INDIA CONTINUA A PROVOCARE L’ITALIA
«L'India continua ad offendere e provocare in ogni modo l'Italia. La decisione di non concedere il visto all'on. Carlo Fidanza, europarlamentare, è un atto inaccettabile che non può rimanere senza conseguenze, sia da parte del governo italiano sia da parte dell'Unione europea. L'arroganza degli indiani è superata solo dal disprezzo che hanno verso le regole del diritto internazionale. Nessun altro Paese al mondo avrebbe tollerato tanto quanto i due governi Monti e Letta ci hanno costretto a subire. Si muovano come si muovono i governi veri. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dovrebbe sentirsi offeso come italiano».
MARÒ, MELONI (FDI): NO VISTO A FIDANZA ENNESIMA OFFESA A ISTITUZIONI ITALIANE DA FDI INTERROGAZIONE A BONINO E APPELLO A NAPOLITANO«Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro degli Esteri Bonino per capire se la Farnesina fosse al corrente della gravissima decisione del Consolato indiano di bloccare ad un rappresentante istituzionale italiano eletto nel Parlamento europeo, Carlo Fidanza, il visto per recarsi in visita all'ambasciata italiana e a quella europea a Nuova Delhi. Chiederemo all’Esecutivo di sapere che cosa intenda fare di fronte all’ennesimo oltraggio perpetrato ai danni della nostra Nazione dall’India, che oggi arriva persino ad impedire ad un parlamentare europeo il diritto di recarsi in missione per seguire da vicino gli sviluppi dell’azione diplomatica Ue nei confronti dei nostri due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Quella delle autorità indiane è una scelta vergognosa, che non riguarda solo un movimento politico ma tutte le Istituzioni italiane ed europee, che non possono ignorare quanto è successo e che devono reagire con forza. Auspico, infine, un intervento del massimo garante delle Istituzioni italiane, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale rivolgo un appello affinché sia tutelata la dignità nazionale e quella dei rappresentanti eletti dal popolo italiano che anche in quest’occasione sono
“Trovo vergognoso che uno Stato di diritto come l’India abbia negato il visto a un rappresentante del Parlamento europeo. Il trattamento riservato al mio collega Carlo Fidanza è oltremodo imbarazzante, soprattutto perché il mio visto per l’India è stato rilasciato nell’arco di ventiquattro ore. Quindi risulta evidente che si tratta di una ritorsione per la civile e legittima contestazione ha cui ha partecipato Carlo Fidanza nei giorni scorsi durante il ricevimento per la Giornata nazionale della Repubblica dell’India. Mi auguro che arrivi dal Consolato indiano una spiegazione plausibile che giustifichi questo comportamento poco democratico. Spero che la risposta giunga presto e non impieghi il tempo che il governo indiano sta sprecando per trovare il capo d’accusa per i nostri Marò”. E’ quanto dichiara l’eurodeputato Marco Scurria
MARO’, MAGDI ALLAM: SOLIDARIETÀ A FIDANZA, DA INDIA ATTEGGIAMENTO ARBITRARIO E ARROGANTE
«Ancora una volta l’India mostra un atteggiamento arbitrario e arrogante nei confronti di un rappresentante del popolo italiano, eletto nel Parlamento europeo, trattandolo in modo discriminatorio rispetto alla prassi vigente nella concessione dei visti per i comuni cittadini. Esigiamo rispetto per l’Italia e per chi rappresenta la nostra Nazione in Italia, in Europa e ovunque nel mondo».
È quanto dichiara Magdi Cristiano Allam, europarlamentare di "Io amo l’Italia" e membro della direzione nazionale di ‘Officina per l’Italia’, nell’esprimere piena solidarietà all’amico Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, per il viso negato dall’India per visitare i nostri due Marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Allam chiede l’immediato intervento del Ministero degli Esteri italiano e del Parlamento Europeo a tutela del diritto di un rappresentante dell’Italia in Europa di poter compiere una visita che è parte integrante del suo mandato di parlamentare europeo.
«È ora che l’India rilasci i nostri due Marò illegalmente trattenuti sul territorio indiano, affidandoli alla magistratura italiana trattandosi di esponenti della nostra Marina Militare infondatamente accusati di un reato commesso mentre si trovavano su una nave italiana in acque internazionali», ha concluso Allam.