Fa specie, in particolare, osservare come il tema del Ricordo dell’Esodo degli italiani dalle terre istriane, fiumane, dalmate e delle Foibe, nonostante una Legge che dovrebbe impegnare le istituzioni a preservare e a promuoverne la conoscenza, sia sottovalutato e addirittura nascosto da figure istituzionali che in maniera miope lo riducono a episodio “di parte” e che dovrebbero invece comprendere l’importanza della memoria per ciascun cittadino.
Non vorremmo che dietro questa scelta ci fossero motivazioni ideologiche che speravamo appartenessero al passato.
Rivolgiamo quindi un invito al Sindaco Marino affinché vengano rifinanziati integralmente i “Viaggi della Memoria” ricordando, inoltre, che Roma Capitale ha istituito una “Casa del Ricordo” e che – dopo Trieste – è Roma a ospitare la più numerosa comunità di esuli provenienti da Istria, Fiume e Dalmazia.
Foibe, Meloni (Fdi): Marino ora dica se per lui è tragedia nazionale come sancisce la legge
«Avremmo preferito per paradosso sentir dire dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, che la scelta di cancellare i viaggi della memoria in Istria Fiume e Dalmazia, dipendesse da un pregiudizio ideologico e non da una squallida ragione economica. Marino deve ora dire se per lui l’eccidio di decine di migliaia di italiani massacrati nelle foibe e l’esodo di oltre 350mila nostri connazionali siano o no una tragedia nazionale, come sancito da una legge dello Stato di cui proprio quest’anno ricorre il decennale». È quanto dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.