“Confagricoltura – aggiunge Caprai –, anche attraverso le nuove regole sul partenariato, auspica l’avvio di una stagione nella quale i programmi siano condivisi in maniera costruttiva con le parti interessate. Ciò permetterà di pianificare e attuare i programmi finanziati dai fondi strutturali e d’investimento europei in modo da massimizzare l’impatto di questo denaro e rafforzare, così, la nostra agricoltura”.
“Consideriamo irrinunciabile – afferma ancora il presidente di Confagricoltura Umbria – che siano le imprese agricole a beneficiare degli interventi. Quelle realtà, cioè, che producono, creano occupazione e lavoro, fanno economia reale e contribuiscono al presidio e alla manutenzione del territorio, del paesaggio e dello spazio rurale. Accanto alla salvaguardia delle aree marginali, andrà incentivata la competitività delle imprese e dei sistemi economici che vi gravitano attorno, lavorando molto sull’innovazione e sulla crescita manageriale delle aziende”. “Va detto che – precisa Caprai –, accanto all’incremento delle risorse per lo sviluppo rurale, la nuova Pac comporterà una riduzione di circa 10 milioni di euro di aiuti diretti alle imprese agricole umbre e ciò dovrà vedere impegnata la programmazione regionale a sopperire con gli strumenti previsti dallo sviluppo rurale”. “Confagricoltura Umbria – conclude il presidente Caprai – lavorerà perché il nuovo Psr 2014-2020 trasformi in azioni le strategie, più volte riportate nei documenti di programmazione regionale, che vedono riconoscere all’agricoltura un ruolo strategico nell’economia della nostra regione, partendo dai due documenti già preadottati dalla giunta regionale relativi al comparto zootecnico e quello vitivinicolo”.