Una maggiorazione del tutto ingiustificata che si traduce in un aggravio di circa 8,5 miliardi di Euro l’anno a carico dei cittadini.
Aumenti che non accennano ad arrestarsi: anche nel 2014 l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori prevede nuovi incrementi di circa il 5% (pari a +53 Euro).
Se poi si estende il confronto al 1994, da allora i costi delle polizze (per una cilindrata media) sono aumentati di oltre il 254%.
A fronte di questa situazione intollerabile è necessario agire su più fronti, spingendo le compagnie a mettere in atto politiche di concorrenza e competitività di cui il comparto assicurativo risente la grave mancanza.
Nell’ottica di un processo di maggiore liberalizzazione del settore, quindi, bisogna avviare:
- una organizzazione di vendita incentrata su agenzie plurimandatarie;
- una riorganizzazione tariffaria che superi le gravi differenze territoriali;
- una battaglia molto determinata alle frodi assicurative;
- la pratica della conciliazione in caso di contenzioso (al fine di evitare costi, pratiche e lungaggini oggi perennemente presenti).
Alcune di queste misure improntate alla maggiore concorrenza e alla lotta alle frodi sono accennate nel pacchetto “Rc auto”. Ma c’è ancora molto da fare in questa direzione, ci aspettiamo che il Governo lo faccia.