Inoltre, sono stati ammessi alla competizione i grillini sardi(Sardegna 5 stelle),che non si sa ancora che impatto potranno avere nel quadro di queste elezioni. E’ stato infine respinto il ricorso per l’annullamento delle elezioni Regionali(che dunque si terranno regolarmente) presentato dalla lista indipendentista Meris.
I Sondaggi pur con molta incertezza confermano in ogni caso quanto detto nel precedente articolo con i primi dati, vale a dire una forte,d ecisa crescita degli indipendentisti sardi.
Il sondaggio pubblicato dall’agenzia nazionale di sondaggio Datamedia in collaborazione con l’Unione Sarda prende in considerazione tre indici: Notorietà, Fiducia e Intenzioni di voto.
Il Primo sondaggio(Indice di Notorietà),vede in testa Cappellacci governatore uscente con un punteggio di 80.
Al secondo posto il leader della Coalizione indipendentista Michela Murgia(Progres Progetu Republica, Gentes, Comunidades+ Lista Michela Murgia) con 65 punti
Al terzo posto l’ex sindaco di Iglesias Pili.
Il secondo sondaggio, indice di fiducia vede in testa Michela Murgia con 48 punti,segue Cappellacci con 45 e al terzo posto il candidato del Pd Pigliaru con 35 punti.
Per quello che riguarda le intenzioni di voto Datamedia afferma che esiste un 54% di indecisi con Cappellacci in testa con il 17%,segue Pigliaru con 15% e Murgia con 11%.
Questi dati sono però nettamente controbattuti dai sondaggi locali. Secondo il quotidiano Internet locale sardegnaremix la Murgia è in testa con il 22.94%,Pigliaru(PD) è secondo,dopo essere stato a lungo sopravanzato dalla coalizione sovranista con il 17.48%
Al terzo posto appunto i sovranisti indipendentisti di Sardegna Sostenibile e sovrana con il 16.22%
Solo quarto Pili con il 14.76%
Al quinto posto gli ultranazionalisti sardi del Fronte Indipendentista Unidu 9.58%,solo sesto
L’ex pidiellino Pili,che ora guida la coalizione indipendentista “Unidos” che si attesta al 5.66%,mentre Cristina Puddu della coalizione indipendentista Meris sarebbe allo 0.7
L’astensionismo sarebbe basso.Solo del 7.69%,mentre gli indecisi sarebbero il 4.97%.
Antonio Cerina - Agenzia Stampa Italia