(ASI) Approderà in aula a fine di gennaio la mozione di sfiducia mossa da Idv e Pd contro il Ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi. Dopo i gravi crolli a Pompei è questa la decisione presa ieri in conferenza a Montecitorio tra i vari capigruppo.
La consulta, ovviamente, ha fatto esplodere le contestazioni da entrambi gli schieramenti, rendendo l'esito della votazione ancora incerto.
RUTELLI:DEVE DIMETTERSI
Dure le critiche rivolte al Ministro dei Beni Culturali: primo tra tutti Rutelli che alla fine del vertice a Montecitorio ha subito affermato: "Il mio giudizio su Bondi e' obiettivo, deve dimettersi. Si deve andare al voto, per me è ovvio''
DONADI: PEGGIOR MINISTRO DI SEMPRE
Dall'Idv è invece Massimo Donadi a parlare: "Bondi è il peggior ministro dei Beni Culturali che l’Italia abbia mai avuto. I crolli di Pompei, il massacro della cultura italiana con tagli drastici sono solo alcuni aspetti della pessima gestione di Bondi, più attento a premiare attricette di dubbio spessore artistico che a tutelare il patrimonio culturale italiano. Per questo la sua sfiducia è una priorità politica”.
DALLA MAGGIORANZA
Lo stesso Bondi ha replicato duramente alle critiche mosse dall'opposizione e in un comunicato afferma:"Nel Pd ormai, come conferma oggi Rutelli e dimostra il caso D’Alema, sono diventati dei nicodemiti. Solo negli incontri privati hanno il coraggio di confessare cio’ che negano pubblicamente in maniera perfino brutale. Naturalmente in questo modo li nobilto, perche in realta’ sono solo degli uomini che rinunciano semplicemente all’altezza dei veri sentimenti e alla serieta’ delle vere imprese politiche".
Gianfranco Rotondi, Ministro per l'Attuazione del Programma, ha dichiarato subito dopo la conferenza dei capi gruppo: "Bondi è un signore e la sfiducia non passerà perché la maggioranza farà quadrato sul coordinatore del partito guida"Daniele Capezzone, invece in un comunicato fa sapere a riguardo: "La mozione di sfiducia presentata contro Sandro Bondi e’ un errore politico ingiustificabile da parte di chi l’ha presentata. Chiunque abbia onesta’ intellettuale, indipendentemente dalle appartenenze politiche, sa che le accuse mosse contro il Ministro della Cultura sono frutto di pregiudizio, o, peggio ancora, della volonta’ di speculare e fare propaganda da parte della peggiore opposizione, che si e’ cosi’ abbandonata ad una delle pratiche piu’ detestabili in politica: l’attacco personale violento e immotivato. Qualunque deputato ragionevole, di buon senso, al di la’ della sua collocazione politica, non potra’ fare altro che votare per respingere quella mozione. E quella mozione sara’ solo ricordata come un atto di insipienza politica, e insieme di arroganza, da parte dei presentatori".