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(ASI) Lettere in Redazione - Dopo la sparatoria che Preiti ha fatto a Roma domenica scorsa, tutti i media si affannano a dichiarare che si tratta del gesto squilibrato di una persona disperata ed a dolersi della sorte dei due carabinieri feriti che sono dipinti come le vittime ingiustamente colpite dalla furia omicida di uno squilibrato.

Mi sembra che l’analisi pecchi di obiettività e di contesto.  Secondo il mio modesto parere il fatto andrebbe inquadrato nel contesto di una generale frustrazione dei cittadini che si sentono da moltissimo tempo traditi e presi in giro da una casta politica indegna che pensa solamente ai propri interessi ed alla propria posizione infischiandosene della sorte dei Cittadini e del Paese!

 

Cittadini che sono ridotti alla miseria ed alla disperazione come dimostrano i dati ISTAT e le cronache dei tanti suicidi che stanno avvenendo!

In tale contesto diventa comprensibile il gesto di Preiti ed anzi stupisce che la rivolta non sia ancora diventata generalizzata e più violenta.

Inoltre pecca di obiettività il discorso che presenta i due carabinieri come assurdo oggetto dell’ira dell’attentatore.

A parte il fatto che lo stesso Preiti ha detto che avrebbe voluto sparare a qualche politico, se guardiamo alla storia e configuriamo il gesto di Preiti come una, seppure personale,  rivoluzione contro lo Stato, allora i due sfortunati carabinieri non sono state colpiti come singole e determinate persone, ma come simboli di quello stato così odiato e contro il quale si dirigeva la furia di Preiti.

Quando i sanculotti assalirono la Bastiglia non si trovarono contro Luigi XVI°, ma i suoi soldati e quando i rivoluzionari russi assalirono il Palazzo d’inverno trovarono la prima resistenza nei soldati dello Zar.

Sempre, quando si verifica una rivoluzione, lo scontro diventa inevitabilmente quello tra i rivoluzionari e i difensori dello Stato che diventano l’ostacolo da abbattere per conquistare il potere e perciò il primo bersaglio della furia rivoluzionaria.

Pensiamo che la situazione che i media si affannano a dichiarare tranquilla, sia invece molto più pericolosa di quanto dicano e che sia invece paragonabile ad una massa di esplosivo cui manca solamente il detonatore per esplodere.

Questo detonatore potrebbe essere un capo, un avvenimento o più semplicemente l’aggravarsi ulteriore delle situazione sociale ed economica.

Forse, se il movimento 5 stelle non avesse incanalato la protesta, lo scontento e la disperazione degli italiani nell’ambito elettorale, l’esplosione sarebbe già avvenuta…!

Molta della gente spera che la rivoluzione avvenga civilmente, ossia attraverso il cambiamento radicale della classe politica attuale. Per questo molti degli italiani  credono che ciò si possa realizzare per le vie legittime e parlamentari sostenendo   il movimento 5 stelle, un partito che si fa meglio interprete dell'esigenze reali della gente  e propone un ricambio totale e radicale della casta al potere . In caso contrario potrebbe succedere di tutto…!!

Alessandro da Torino

 

 

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