(ASI) - Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato a nome dell’Ucraina che è pronto a nominare Donald Trump per il premio Nobel per la pace, se il presidente statunitense riuscirà a ottenere un cessate il fuoco concreto e definitivo in Ucraina.
L’affermazione è stata resa ai giornalisti la scorsa settimana ed è stata ripresa da testate internazionali come il Kyiv Independent che riferisce di Zelensky che ha parlato di un accordo in grado di portare lo stop delle operazioni militari russe, ribadendo che l’obiettivo resta la sicurezza del Paese e soprattutto la protezione dei civili. Il presidente Ucraino ha definito la possibilità di una mediazione americana, come una chance per fermare il sangue versato finora, aggiungendo che un simile risultato meriterebbe un riconoscimento di pregio internazionale.
Testate come il Newsweek e il The Guardian hanno riportato la stessa notizia, e alle stesse condizioni di cessate il fuoco, citando il riferimento di Zelensky alla necessità che Trump intervenga per interrompere le azioni militari della Russia, ribadendo l’importanza di ogni intervento diplomatico utile al conseguimento dell’obiettivo. Altre agenzie hanno invece collegato il dibattito, direttamente alla pressione diplomatica su Mosca e al clima creato dai recenti sviluppi in Medio Oriente, dove Trump ha rivendicato un ruolo chiave nella cosiddetta de-escalation a Gaza.
Sul fronte russo, alcune reazioni della stampa sono state minimizzate mentre altre contestualizzate allo stato attuale dei fatti, sottolineando in particolare che al momento non c’è ancora nessuna trattativa ufficiale tra Mosca e Kyiv in corso.
Resta da ricordare che sul piano procedurale, la Fondazione Nobel prevede che le candidature vengano presentate da specifiche figure istituzionali o accademiche, quali membri di parlamenti/governi, accademici, ex premiati, e così via. Ciò significa che un’eventuale proposta ucraina avrebbe sì, valore politico ma non automatico alla candidatura. La disponibilità politica annunciata da Zelensky avrebbe quindi una valenza di natura formale. In ogni caso, la posizione pubblica del presidente ucraino è frutto di una strategia comunicativa che ha come obiettivo il cessate il fuoco.
Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia



