(ASI) Sotto il titolo “Quale futuro per il Libano? E il ruolo dell’Unione europea nella promozione dei diritti umani in Libano”, si è tenuta martedì sera presso la sede dell’Unione Europea a Bruxelles, una conferenza alla quale hanno partecipato deputati, giudici e funzionari europei per sostenere la battaglia di Omar Harfouch, il leader dell’iniziativa della Terza Repubblica libanese e Membro del Comitato scientifico dell’Istituto Friedman, che sta subendo una repressione politica e giudiziaria a causa della sua lotta contro la corruzione in Libano.
La conferenza si è tenuta su invito di un membro del Council on Foreign Relations, Lucas Mandel e molte figure importanti hanno partecipato all’incontro, in particolare il procuratore del Monte Libano, il giudice Ghada Aoun, un membro della Foreign Relations Committee, Andre Petrojev, un membro del Senato francese, Natalie Gaulier, e il fondatore dell’organizzazione “Sherpa” l’avvocato William Bourdon, Giovanni Kessler, ex direttore generale dell’OLAF e ex deputato e magistrato italiano, Pedro Roque, deputato portoghese, Antonio Topa Gomes, deputato portoghese, oltre ai rappresentanti di vari paesi europei.
Claude Moniquet ha ritenuto che Harfouch sia oggetto di un piano organizzato, ingiusto e che non ci sono motivi di arrestarlo in alcuna maniera e ha chiesto all’Unione europea di intervenire per annullare il mandato di arresto, considerando che l’accusa personale contro di lui da parte del Primo Ministro del Libano non gli da modo di difendersi secondo la legge, soprattutto perché il contenuto della causa è civile e non penale, e le accuse, di essere stato in contatto con israeliani o ebrei sotto il tetto del Parlamento europeo, sono un vero insulto all’Unione europea perché unico luogo in cui tutte le nazionalità e le religioni si possono incontrare.
Claude Moniquet ha invitato i paesi europei a proteggere Harfouch dagli attacchi politico-giudiziari a cui è esposto in Libano, a cancellare il mandato di arresto, emesso illegalmente, e a imporre sanzioni europee a tutti i politici e giudici coinvolti nel caso Harfouch. La questione delle sanzioni sarà anche sul tavolo dell’Unione europea il prossimo settembre per votare e approvare questa legge.
Da parte sua, l’avvocato William Bourdon, di ritorno da una visita a Beirut, ha parlato della lotta alla corruzione in Libano e di come sono stati denunciati i crimini commessi dal governatore della Banque du Liban, Riad Salameh, e i fondi congelati in Europa, da lui personalmente supervisionati.
Bourdon ha rivelato che i prossimi giorni porteranno spiacevoli sorprese ad alcuni politici coinvolti nei casi di corruzione e di riciclaggio di denaro.
Il giudice Ghada Aoun, oggi perseguitata per la sua lotta contro i giudici corrotti in Libano, ha detto che senza una vera giustizia lo stato del Libano non può esistere, e ha considerato che ciò a cui Harfouch è esposto è la migliore prova dell’esistenza della corruzione nel sistema giudiziario.
Giovanni Kessler, dando il suo supporto alla battaglia di Harfouch e degli altri libanesi contro la corruzione, ha dichiarato che “Il Libano richiede un’attenzione e un aiuto straordinario per ristabilire lo stato di diritto e combattere la corruzione che ha messo in ginocchio il Paese. L’Unione Europea, che è un importante contributore, può chiedere l’istituzione di un’autorità investigativa mista UE-Libano con i poteri per poter indagare in maniera indipendente su corruzione e sprechi dei fondi europei in Libano”.
A sua volta, Harfouch ha toccato il suo caso nel tribunale militare, affermando in particolare che la Corte si è mossa contro di lui in modo superficiale, non considerando il tempo passato, quando ha avuto luogo l’incontro con un giornalista israeliano nel 2004, e questo perché lui, combattendo la corruzione, espone molti scandali e fascicoli.
È interessante notare che Harfouch non ha menzionato durante il suo discorso il primo ministro, Najib Mikati, o il primo giudice investigativo di Tripoli, Samaranda Nassar che stanno facendo una vera e propria guerra ingiustificata contro di lui. Alla domanda sul motivo per cui non li ha menzionati, ha detto che non ha voluto utilizzare la piattaforma dell’Unione europea per segnare punti, e che i presenti che hanno parlato dei problemi e dei risultati ne potranno trarre da soli le loro conclusioni
Ma il punto che ha suscitato l’attenzione del pubblico è stato quando Harfouch ha toccato ciò a cui sono stati sottoposti il giudice Aoun, l’avvocato Wadih Akl e Harfouch, in termini di campagne politiche e giudiziarie parallele in termini di tempi e fonti, perché loro tre sono quelli che hanno combattuto di più i corrotti in Libano, quindi il sistema a voluto sbarazzarsi di loro in qualsiasi modo.
La sessione è avvenuta una settimana prima che il Parlamento europeo voti una decisione riguardante il Libano e l’opportunità di includere sanzioni contro i funzionari collegati alla corruzione o ancora contro quelli che proteggono i corrotti. Ci sarà una possibile risoluzione nel prossimo settembre, dopo la discussione tenuta durante la sessione plenaria di una settimana fa a Strasburgo nella quale il caso di Omar Harfouch è stato menzionato pubblicamente e ufficialmente e che probabilmente sarà menzionato anche all’interno della risoluzione europea stessa.