(ASI) La soddisfazione dell’ alleato è giunta immediatamente. Prosegue, sempre più forte, la partnership tra le due nazioni iniziata nel lontano 1971.
La Russia ha potuto ottenere così, mediante il porto situato presso la città di Tartus, l’ unico sbocco nel Mediterraneo e numerosi accordi commerciali vantaggiosi, cedendo in cambio la propria protezione dalle minacce di potenziali nemici esterni.
La Russia considera le elezioni presidenziali siriane, che hanno portato alla rielezione del presidente in carica Bashar al-Assad con l’ ottimo risultato pari al 95,1% dei voti, un passo importante verso il rafforzamento della stabilità interna.
Lo detto oggi il ministero degli Esteri di Vladimir Putin in un comunicato stampa divulgato ai media.
"Consideriamo – ha aggiunto la nota del dicastero guidato da Sergej Lavrov - le dichiarazioni fatte da alcune capitali occidentali sull'illegittimità delle elezioni, prima ancora che si tenessero, un elemento di palese pressione politica su Damasco e un altro tentativo di ingerenza negli affari interni della Siria con l'obiettivo di destabilizzarla. Nessuno ha il diritto di dettare ai siriani quando e in quali condizioni dovrebbero eleggere il loro capo di stato", ha concluso Mosca.
Congratulazioni anche dal Capo dello Stato. “I risultati del voto hanno confermato pienamente la tua alta autorità politica e la fiducia dei tuoi concittadini nel percorso intrapreso sotto la tua leadership per stabilizzare la situazione in Siria il prima possibile". Lo ha scritto il presidente russo, Vladimir Putin, al leader di Damasco, Bashar al – Assad.
Il rischio è che le critiche di alcuni componenti delle Nazioni Unite (soprattutto quelle degli Usa e dei loro alleati) possano generare nuove violenze in loco, alimentando un conflitto apparentemente sopito e sempre pronto a riesplodere.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia