(ASI) il cessate il fuoco mediato, dall’ Egitto e dall’ Onu, è stato finalmente raggiunto. Sarà però rafforzato, nei prossimi giorni, mediante un’ visita diplomatica del Cairo nell’ area di crisi.
L’ accordo tanto sospirato, tra israeliani e palestinesi, è entrato formalmente in atto dalle 2 ora locale (l'una in Italia) della notte tra il 20 e il 21 maggio e i combattimenti fra Israele e Hamas sono terminati. Le autorità militari stanno progressivamente revocando le misure di emergenza, imposte alla popolazione durante gi 11 giorni di ostilità, nella parte meridionale dello Stato ebraico.
Khalil al-Hayya, numero due dell'ufficio politico dell’ organizzazione palestinese nell’ enclave, ha rivendicato la vittoria della sua reatà nel conflitto, promettendo la ricostruzione delle case distrutte dai raid dei jet con la Stella di David. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha accolto "con favore" il lo stop degli eventi bellici. "Esorto entrambe le parti a consolidarlo e a stabilizzare la situazione a lungo termine. Solo una soluzione politica porterà a tutti pace e sicurezza durature", ha scritto su Twitter l’ esponente di Bruxelles. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha chiesto " di osservare la tregua". Il presidente Usa Joe Biden ha ringraziato il suo omologo egiziano Abdel Fattah Al Sisi per il ruolo svolto nel raggiungimento della pace. Il ministro degli Esteri di Washington, Antony Blinken, sarà in visita in Medio Oriente nei prossimi giorni e incontrerà le sue controparti per "lavorare insieme per costruire un futuro migliore per israeliani e palestinesi", ha spiegato il dipartimento Usa.
La guerra nella Striscia avrà importanti conseguenze per il suo futuro". Gerusalemme è ancora al centro del conflitto e la lotta continuerà "fino alla liberazione di al-Aqsa", edificio di culto dei musulmani situato nella Città Santa. Lo ha dichiarato il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Quest’ ultimo ha ringraziato l'Iran per la fornitura di armi e ha invitato alla benevolenza i Paesi arabi per ricostruire la Striscia di Gaza colpita dai raid del “nemico sionista”. Gli scontri però tra gli agenti di polizia di quest’ ultimo e i palestinesi sono proseguiti anche oggi nella zona della Spianata delle Moschee a Gerusalemme.
Marco Paganeli – Agenzia Stampa Italia