(ASI) Joe Biden ha annunciato oggi nuove misure contro Mosca per le sue interferenze nelle elezioni presidenziali, dello scorso 3 novembre, a favore di Donald Trump e per l’ attacco informatico SolarWinds che ha colpito numerose agenzie governative e società private.
32, tra individui ed entità russi legati al governo e all'intelligence, sono stati sanzionati mentre dieci diplomatici di Mosca, in gran parte identificati come 007, sono stati cacciati dall'ambasciata a Washington.
Gli Usa hanno varato inoltre insieme a Ue, Gran Bretagna, Canada e Australia, provvedimenti punitivi anche nei confronti di 8 individui ed entità legati all'occupazione russa in Crimea.
Il capo della Casa Bianca ha firmato pure un ordine esecutivo nel quale definisce le attività destabilizzanti russe come una "minaccia inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale, alla politica estera e all'economia degli Stati Uniti". Questi ultimi hanno colpito anche il debito sovrano russo, vietando alle istituzioni finanziarie d’ Oltreoceano di acquistare direttamente bond emessi da Mosca e riservandosi il diritto di allargare questo tipo di sanzioni se persisteranno le attività destabilizzanti del Cremlino.
La Nato e l'Ue hanno espresso solidarietà agli Usa per le misure intraprese, mentre Mosca ha reagito duramente, convocando l'ambasciatore americano e preannunciando una rappresaglia. "Questo tipo di comportamento aggressivo incontrerà sicuramente una decisa resistenza. La risposta sarà inevitabile", ha assicurato la portavoce del dicastero degli Affari Esteri russo di Vladimir Putin, evidenziando che tutto ciò aumenta il livello dello scontro nelle relazioni russo-statunitensi.
Poco prima dell'annuncio americano, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov aveva profetizzato che le misure in arrivo "inequivocabilmente non contribuiranno in alcun modo" al vertice proposto da Biden, da tenersi forse in Finlandia, Paese che aveva già ospitato il faccia a faccia tra Putin e Trump.
Nella sua recente telefonata al leader del Cremlino, Biden lo aveva avvisato che gli Usa avrebbero reagito alle azioni ostili russe. La risposta è arrivata sullo sfondo del rafforzamento delle truppe di Mosca al confine con l'Ucraina e in Crimea, su cui gli Stati Uniti hanno ritrovato piena sintonia con gli alleati Nato.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia