(ASI) È sempre più scontro diplomatico tra le autorità venezuelane e il presidente colombiano Ivan Duque, più volte accusato da Caracas di voler promuovere un colpo di Stato nel paese bolivariano.
L’ultima occasione di scontro è stata offerta da un’intervista rilasciata dal primo mandatario colombiano ad un giornale spagnolo in cui criticava l’amministrazione Maduro nonostante a Bogotà venga criticato per la sua politica in tema di diritti umani.
Tre in particolare le dichiarazioni di Duque che hanno infastidito Caracas.
“La Colombia ha mostrato al mondo, mentre molti fanno appello alla xenofobia, alla discriminazione o alla demonizzazione dei migranti, che è possibile avere una politica di migratoria fraterna e ordinata”, riferendosi ai tanti venezuelani che stanno fuggendo dal proprio paese rifugiandosi proprio in Colombia. A tal proposito le autorità venezuelane hanno ricordato che nella campagna elettorale del 2018 Duque aveva tra i suoi slogan “non voglio vivere come un venezuelano” e come subito dopo la sua vittoria si siano intensificati gli attacchi a Maduro, e le dichiarazioni a sostegno dell'interventismo statunitense.
Le autorità bolivariane hanno anche ricordato che in Colombia circa 700 leader della società civile sono stati uccisi da quando è stato firmato l'accordo di pace tra il governo e le FARC-EP estinte.
“Le forze militari del Venezuela sono totalmente frammentate perché un numero crescente vuole essere dalla parte giusta della storia, accanto al presidente Guaidó e all'Assemblea nazionale”, è la seconda dichiarazione che ha provocato la reazione dell’amministrazione bolivariana.
In Venezuela c'è stato un tentativo di colpo di stato lo scorso 30 aprile, neutralizzato dalle forze armate nazionali bolivariane (FANB). Il capo dell'Esercito, Vladimir Padrino López, ha respinto l'attacco ed espresso lealtà nei confronti del governo del presidente Nicolás Maduro e delle istituzioni del paese. Un vero e proprio flop dei golpisti, tanto che perfino gli Usa hanno dovuto riconoscere che il tentato golpe non ha avuto successo perché l'opposizione non ha alcun tipo di influenza sulle forze armate.
L’ultima frase di Duque che hanno scatenato polemiche è stata: “Più che una soluzione militare di carattere straniero, oggi è necessario rafforzare la frattura tra le forze militari in Venezuela”. Secondo le autorità venezuelane questa frase dimostra come il primo mandatario colombiano promuova un colpo di Stato militare interno in Venezuela, ma anche un intervento straniero, tanto che il governo di Caracas ha in più occasioni denunciato i tentativi dei paramilitari colombiani di entrare nel paese per promuovere la violenza dell'opposizione.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
Foto By U.S. Department of State - Recortado de la versión de Flickrː Secretary Pompeo Meets With Colombian President-elect Ivan Duque Marquez, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=70347299