(ASI) Il Ministro Paolo Gentiloni partecipa oggi a Vienna al "Western Balkans Summit". E' il secondo Vertice del "Processo di Berlino" avviato con la "Western Balkans Conference" dell'agosto 2014.
Sono invitati i Capi di Governo, i Ministri degli Esteri ed i Ministri dello Sviluppo Economico dei 6 Paesi dei Balcani Occidentali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia), di Germania, Austria, Francia, Italia, Croazia e Slovenia, ed inoltre il Presidente della Commissione UE, l'Alto Rappresentante UE per gli Affari Esteri e il Commissario UE per l'Allargamento.
Verso l'integrazione europea
L'evento di Vienna è inteso come "catalizzatore" per il rafforzamento della cooperazione regionale ed il superamento delle vecchie contrapposizioni regionali. Al centro del confronto la situazione economica nella regione e le riforme, anche con riferimento al crescente problema migratorio; le politiche per i giovani e la formazione; la connettività della regione balcanica (la Commissione UE dovrebbe presentare un programma per lo sviluppo infrastrutturale e dell'energia dell'area, con un possibile sostegno finanziario da parte dell'UE).
Le sfide dell'immigrazione
Centrale è il confronto sulle sfide delle pressioni migratorie per i Paesi della regione e sulla "rotta balcanica". L'Italia ribadira' il suo impegno per una politica migratoria europea basata sui criteri di solidarietà ed equità e la necessità di sostenere i Paesi dei Balcani nella gestione del fenomeno anche per evitare l'adozione di politiche nazionali che possano pregiudicare la tutela dell'asilo: ad una sfida comune serve una risposta comune. Tra i temi al centro della discussione dei Ministri anche il dialogo inter-religioso, la lotta al terrorismo e il contrasto alla radicalizzazione.