(ASI) Roma – “Alla luce dell’ultima proposta di direttiva Ue sulla tutela dei lavoratori dal rischio di esposizione all’amianto, ho sottoposto all’attenzione della commissione Sanità in Senato l’importante attività conoscitiva in materia, svolta a Montecitorio nella precedente legislatura, per sollecitare ulteriori interventi di tutela che tengano conto della dimensione nazionale del fenomeno in sede di recepimento della direttiva.
Importante valutare una riapertura dei termini per la presentazione delle istanze di riconoscimento dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti - non più esigibili dal 2005 - che possa consentire di sanare situazioni di disparità e l’estensione della platea dei beneficiari di trattamenti pensionistici anticipati alle categorie finora escluse (i militari, la Marina o i vigili del fuoco che non sono coperti dall’INAIL). Inoltre sarebbe necessario prevedere interventi di bonifica dei luoghi contaminati e l’introduzione di incentivi per le aziende che investano in misure di protezione dei lavoratori e dell’ambiente.
I dati Ona ci dicono che i morti per patologie legate all’amianto sono aumentati negli ultimi anni e si stima che continueranno a crescere, raggiungendo il picco negli anni 2025-2030. Riteniamo importante approfondire il tema in Parlamento per prevedere delle soluzioni che rispondano alle esigenze del nostro Paese”. Così in una nota la senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Sanità a Palazzo Madama.
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