La Cina del 2023: un'emergente superpotenza globale attraverso l'innovazione

(ASI) Nel 2023, la Cina rappresenta una delle maggiori superpotenze a livello mondiale grazie alla grande crescita eccezionale che ha spinto la sua economia ai primi posti nel mondo e grazie alle relazioni internazionali che ha instaurato con numerosi paesi, diventando una forza geopolitica importante e influente sia nella regione asiatica che sulla scena globale.

Negli ultimi decenni, la Cina ha registrato tassi di crescita economica senza precedenti, vantando un prodotto interno lordo (PIL) che ha superato tutte le altre economie, arrivando a competere per dimensioni e influenza globale solamente con gli Stati Uniti: per gli ultimi 35 anni, la Cina ha registrato una media di crescita del PIL di quasi il 10% all'anno, portando a più di 800 milioni di persone che sono uscite dalla povertà; nel 2020, nonostante la pandemia di COVID-19, il PIL della Cina è cresciuto dell'1,9%, il che la rende l'unica grande economia mondiale ad aver registrato una crescita nel 2020; secondo lo studio del Trading Economics, la Cina sta dando prova di un’attività economica costantemente in crescita, con un tasso di crescita annuale del PIL della Cina, alla fine del primo trimestre del 2023, è cresciuto del 4,5% annuo a fronte del 2,9% di ottobre-dicembre e del 4% atteso dagli analisti.

C'è stato un grande aumento del commercio internazionale e degli investimenti diretti esteri in Cina, che hanno permesso di migliorare gli standard di vita della popolazione e di rafforzare l'industria locale.

Il Global Innovation Index (GII), report del 2022 rilasciato dal World Intellectual Property Organization (WIPO), testimonia il costante impegno che la Cina sta concretizzando per promuovere un miglior ambiente favorevole all’innovazione: grazie agli intensivi gli sforzi per trasformarsi in una potenza di proprietà intellettuale, dal 34° posto di dieci anni fa, oggi la Cina sta sul punto di entrare nella top 10.

La spesa in ricerca e sviluppo in Cina è infatti gradualmente aumentata negli ultimi due decenni e il valore del marchio delle aziende tradizionali ed emergenti è aumentato in un breve periodo di tempo. Inoltre, il paese è una delle nazioni più attive nello sviluppo di tecnologie innovative che potrebbero avere un impatto significativo su vari settori, come la medicina, l'energia rinnovabile, la robotica e l'intelligenza artificiale, detenendo dei primati nella produzione di brevetti, modelli di utilità, marchi e disegni industriali.

L'obiettivo della Cina è quello di diventare un leader globale nelle tecnologie avanzate e di guidare la trasformazione del mondo verso una società sempre più tecnologicamente avanzata.

Per fare ciò, la Cina del XXI secolo ha intenzione di completare la transizione verso uno sviluppo trainato dall'innovazione al fine di garantire una crescita economica sostenibile, promuovere l'efficienza e la competitività, affrontare le sfide strutturali e migliorare la qualità della vita per l'intera popolazione.

Questo impegno richiede investimenti significativi in ricerca e sviluppo, promozione dell'innovazione tecnologica, incoraggiamento all'imprenditorialità e alla creatività, nonché la creazione di un ambiente favorevole all'innovazione e alla collaborazione tra settori pubblico e privato.

Durante la Quinta sessione plenaria del 19° Comitato centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), tenutasi nel 2020, sono stati affrontati importanti temi riguardanti lo sviluppo nazionale, con particolare enfasi sulla scienza, la tecnologia e l'innovazione come motori principali.

Si è stabilito che l'innovazione sarà fondamentale per guidare la Cina verso il raggiungimento del secondo obiettivo centenario, ovvero la costruzione di un paese prospero e culturalmente avanzato entro il 2049, in occasione del centenario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Inoltre, è stato fissato il traguardo del 2035 come punto di riferimento per il completamento della "modernizzazione socialista" e per gettare solide basi verso il raggiungimento dell'obiettivo centenario.

Sulla base di queste premesse, emerge chiaramente che la Cina riconosce la necessità di una transizione verso un modello di sviluppo basato sull'alta intensità di conoscenza e innovazione, al fine di mantenere una crescita produttiva in costante aumento e di evitare di rimanere intrappolati nella trappola del reddito medio.

Il report “Innovative China: New Drivers of Growth” pubblicato dalla Banca mondiale e dal Centro di ricerca per lo sviluppo (DRC) del Consiglio per gli affari di Stato, propone un programma di riforma che enfatizza la produttività e l'innovazione al fine di aiutare i responsabili delle politiche a promuovere la crescita futura della Cina e raggiungere la loro visione di una Cina moderna e innovativa.

Il programma di riforma si basa sulle tre D: rimuovere le distorsioni per rafforzare la concorrenza di mercato e migliorare l'allocazione efficiente delle risorse nell'economia; accelerare la diffusione delle tecnologie avanzate e delle pratiche di gestione nell'economia cinese, sfruttando il grande potenziale residuo per una crescita di recupero; e favorire la scoperta e promuovere la capacità competitiva e innovativa della Cina mentre si avvicina ai redditi degli Stati membri dell'OCSE nei decenni a venire e si estende la frontiera globale dell'innovazione e della tecnologia.

Il rapporto indica anche sei grandi sfide strategiche che le autorità cinesi devono affrontare per promuovere la produttività e l'innovazione e sette aree critiche di riforme strutturali e istituzionali.

I sei punti riguardano: riduzione delle distorsioni nell’allocazione delle risorse produttive, rimodellamento delle politiche industriali, correzione dell’equilibrio tra Stato e mercati, ottenimento di vantaggi reciproci nelle relazioni commerciali e d’investimento globali, bilanciamento delle riforme dal lato dell’offerta con le riforme della domanda e preparazione all’impatto dei cambiamenti tecnologici.

Le sette aree critiche prevedono invece di: riorganizzare le politiche industriali e sostenere la concorrenza di mercato; promuovere l'innovazione e l'economia digitale; costruire il capitale umano; allocare efficientemente le risorse; sfruttare lo sviluppo e l'integrazione regionale; promuovere la competitività internazionale e la globalizzazione economica; governare la prossima trasformazione.

L'impulso verso l'innovazione richiede dunque un'analisi approfondita nei confronti di numerosi aspetti istituzionali e politici del paese. La Cina ha iniziato questa transizione e i dati confermano che sta facendo progressi significativi nel suo obiettivo di diventare una potenza globale basata sull'innovazione.

Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia

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