(ASI) Secondo i dati ancora provvisori forniti dall'Istat, nel mese di settembre, secondo le stime preliminari, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese di agosto 2011 e del 3,1% nei confronti dello stesso mese dell'anno precedente (era 2,8% ad agosto).L'inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,6%.
L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale al 2,5%, con un'accelerazione di tre decimi di punto percentuale rispetto ad agosto (+2,2%).
Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo sale al 2,3% dal 2,1% di agosto.
La crescita tendenziale dei prezzi dei beni sale al 3,3%, con un'accelerazione di quattro decimi di punto percentuale rispetto ad agosto 2011 (+2,9%) e quella dei prezzi dei servizi si porta al 2,7%, dal 2,5% del mese precedente. Come conseguenza di tali andamenti, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di due decimi di punto rispetto al mese di agosto.
A settembre, tendenze all'accelerazione della crescita dei prezzi al consumo si rilevano in gran parte delle divisioni di spesa, con particolare riferimento ai beni e servizi per Ricreazione, spettacoli e cultura, ai Servizi ricettivi e di ristorazione, ai prodotti dell'Abbigliamento e calzature e agli Altri beni e servizi. Tassi di crescita dei prezzi elevati, ma sostanzialmente stabili rispetto a quanto rilevato ad agosto, riguardano invece i Beni energetici.
Sulla base delle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dell'1,9% su base mensile e del 3,5% su base annua, in marcata accelerazione rispetto ad agosto 2011 (+2,3%). La forte variazione congiunturale è in gran parte dovuta al venire meno dei saldi stagionali.