I dati rosei ed ottimistici diffusi dall'Istat continuano a lasciarci estremamente perplessi.
Dopo la fiducia dei consumatori alle stelle, ora sembrerebbe che il potere di acquisto e la spesa delle famiglie sono in netta ripresa.
(ASI) Il reddito della famiglie sarebbe cresciuto, rispetto all'anno precedente, del +1,5% nel terzo trimestre 2015. Nello stesso periodo il potere di acquisto sarebbe aumentato del +1,3%. La spesa sarebbe invece aumentata del +1,2%.
"Un quadro troppo bello per essere vero. Purtroppo si tratta di dati ancora eccessivamente ottimistici." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
La situazione che le famiglie denunciano quotidianamente presso i nostri sportelli è ancora drammatica. Per averne una misura basti pensare alla diminuzione del potere di acquisto dal 2008 ad oggi ha raggiunto il -13,4%. I consumi, solo nel triennio 2012-2013-2014, hanno subito una contrazione del
-10,7% (con una diminuzione complessiva della spesa di circa 78 miliardi).
Di fronte ad uno scenario simile è evidente che la ripresa deve essere ben più decisa, marcata, strutturale.
Una ripresa che si potrà ottenere solo sanando la vera piaga che affligge il nostro Paese: la mancanza di lavoro ed attivando così la redistribuzione dei redditi.
Per fare ciò è indispensabile un Piano Straordinario da parte del Governo per stanziare investimenti:
- per l'innovazione e la ricerca; - per la realizzazione di infrastrutture, soprattutto al Sud;
- per la realizzazione di un programma di sviluppo per il settore del turismo, vera risorsa del nostro Paese;
- per la messa in sicurezza del patrimonio culturale e scolastico.