(ASI) Federconsumatori oggi, in occasione della III Conferenza Nazionale sui Servizi Idrici organizzata dall'AEEGSI a Milano ha ribadito all'Autorità la richiesta di assumere con urgenza una decisione in merito alla grave questione delle perdite occulte nel servizio idrico.
Un problema di rilevanza nazionale, che richiede un provvedimento regolatorio attraverso una consultazione con tutte le parti sociali, a partire dalle Associazioni dei Consumatori, dalle aziende e dagli ex-ATO operanti nel servizio idrico.
Stimiamo che siano circa 300.000 i casi di perdite occulte che si verificano ogni anno nel nostro Paese.
Laddove a livello locale tale materia è regolamentata, le condizioni per gli utenti sono le più diversificate con oneri più diversi.
Un danno enorme, che vede un grave spreco di una risorsa importantissima come l'acqua. Si aggiunge, inoltre, per molte famiglie il danno economico, con esborsi che oscillano dal doppio della bolletta normalmente pagata a 15.000 / 20.000 Euro l'anno.
Concorre all'aggravamento di tale situazione la carenza di controlli nella lettura dei contatori da parte delle aziende, che dovrebbe avvenire, come previsto dai regolamenti locali, almeno 2 volte l'anno. Allo stato attuale, invece, molto spesso avviene una volta ogni 2-3 anni.
Oltre ad implementare i controlli, la Federconsumatori chiede che si adotti un meccanismo che segua la falsa riga di quello della nuova assicurazione per gli incidenti dovuti fughe di gas metano, con oneri contenuti, che fornisca una tutela di base a tutti gli utenti in caso di consumi anomali da perdite occulte documentabili da parte dell'utente. Con l'impegno di quest'ultimo a riparare la perdita è necessario che, in seguito alla riparazione, venga riconosciuta la compensazione per le maxi-bollette fatturate.