(ASI) Ancora una volta nel DLGS di Recepimento Efficienza energetica della direttiva 27/2012 spuntano proposte che vanno in senso inverso al sostegno ai comportamenti virtuosi e all’efficienza energetica per una riduzione degli sprechi soprattutto di sostegno alle fasce economicamente svantaggiate.
Le disposizioni dell’art. 9.6 lettera a) punto 2) e punto 3 della bozza di d.lgs., se approvate nella forma attuale, comporterebbero una brusca riduzione della frequenza di fatturazione per i consumatori domestici italiani, così non solo tradendo il senso delle disposizioni della Direttiva ma dando luogo a serie conseguenze negative per i Consumatori.
In particolare si vogliono modificare frequenza di fatturazione e vietare l’uso dell’autolettura anche nei casi in cui non si è muniti di contatori teleletti.
La Direttiva n. 2012/27/EU (“la Direttiva”) per quanto riguarda la fatturazione dei servizi di energia si pone l’obiettivo di mettere i consumatori in grado di assumere un atteggiamento attivo, finalizzato alla riduzione dei consumi e alla scelta della migliore offerte sul mercato.
[…]e precisa che l’obiettivo dell’accuratezza della misura può essere raggiunto anche ricorrendo ad autoletture[…] mentre […]se i clienti finali dispongono di contatori intelligenti, è «sufficiente» fornire le informazioni di fatturazione con cadenza mensile. La frequenza di fatturazione mensile, come opzione per i clienti finali, equipaggiati o meno di contatori intelligenti, è raccomandata (raccomandazione n. 13) anche dal Consiglio Europeo dei Regolatori dell’Energia (CEER) in un documento del 2012 sulle buone pratiche di fatturazione nei settori dell’energia elettrica e del gas.
Mentre nel Testo del DLGS si propone che la fatturazione avvenga “almeno ogni trimestre su richiesta oppure nel caso in cui i consumatori abbiano optato per la fatturazione elettronica, altrimenti due volte l’anno”.
Una proposta folle, se consideriamo che gli importi delle bollette sono notevolmente incrementati e che sempre più spesso le disfunzioni del sistema di “Distribuzione” generano fatturazione con letture stimante e conguagli stratosferici che pongono in grave situazione di indebitamento le famiglie, favorendo spesso la morosità non per cause imputabili all’utente finale.
Chiediamo al Governo di modificare i punti relativi e di favorire invece una sempre maggiore aderenza alla realtà della fatturazione. Il consumatore vuol pagare ciò che realmente consuma anche eventualmente promuovendo l’uso dell’autolettura e le tecnologie smart meteering che funzionino realmente.
Soprattutto chiediamo di garantire una cadenza della fatturazione bimestrale, mensile o secondo le esigenze manifestate dal consumatore per evitare di trovarsi a pagare importi spropositati e troppo distanti nel tempo.
Le associazioni Consumatori firmatarie: Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Assoconsum,Codacons,Codici, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, MDC, UNC