(ASI) Approda a Napoli, città musicale per eccellenza, il Quartetto Viotti con il suo importante progetto concertistico e discografico dedicato all'integrale della Musica da camera per archi di Giovanni Battista Viotti.
Dopo le performances in Piemonte, Lombardia, Friuli, Lazio, Umbria, Puglia, ed i prossimi appuntamenti ancora in Italia ed in Europa, non poteva certo mancare nell'agenda del Quartetto Viotti Napoli, da sempre culla di grandi musicisti, patria di quella Scuola napoletana che per cinque secoli - dal Rinascimento fino al primo Novecento – ha fatto di Napoli la capitale per antonomasia della Musica, come testimoniato da intellettuali, artisti e viaggiatori che nel Settecento definirono Napoli "capitale musicale d'Italia e dunque del mondo".
E grande viaggiatore fu, in quello stesso Settecento, Giovanni Battista Viotti, piemontese di nascita ma cittadino del mondo, che portò nelle maggiori corti europee la sua arte musicale, accolta ovunque con grande favore, contribuendo così ad una fertile circolazione di idee musicali e - ancor più – di soluzioni tecniche per le quali ancora oggi gli siamo debitori.
Per una felicissima combinazione, anche il prossimo appuntamento del Quartetto Viotti (Franco Mezzena e Nancy Barnaba ,violino; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello) sarà ospitato in uno scrigno d'arte che reca in sé il sapore inimitabile dell'incontro di raffinatissime forme diverse di arte. Venerdì 4 Dicembre, con inizio dalle ore 18.15, per la XVIII° edizione del Festival di musica da camera dell'Associazione Napolinova, il Quartetto Viotti si esibirà nella sublime cornice della sagrestia del Vasari, all'interno del complesso di S. Anna dei Lombardi in piazza Monteoliveto, definita "un pezzo di Firenze trapiantato nel cuore di Napoli".
Qui, nella Chiesa preferita dalla corte aragonese, autentico museo della scultura napoletana rinascimentale, Il Quartetto Viotti eseguirà un programma monografico di opere del Maestro piemontese: i quartetti n°4 in Sib e n°3 in Mib tratti dall'op.1 per concludere poi con il più maturo e complesso Quartetto Concertante in Fa Maggiore.
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