(ASI) Ieri, lunedì 8 novembre, l’ambasciata dell’Azerbaigian a Roma ha celebrato il Giorno della Vittoria, una festività introdotta quest’anno per ricordare il primo anniversario del conflitto di 44 giorni avvenuto lo scorso anno contro l’Armenia e lo ha fatto omaggiando la riconquistata città di Shusha, la Parigi del Caucaso, capitale culturale del paese.
Nell’occasione è stato presentato anche il libro “Shusha” di Daniel Pommier e Elchin Ahmadov pubblicato dalla Sandro Teti Editore.
Nel corso della serata le varie personalità che si sono alternate sul palco hanno parlato dei progetti destinati a rilanciare questa storica città del paese caucasico, crocevia tra Europa ed Asia, che vedrà la rinascita di moschee, monumenti storici mausolei, case museo, chiese, come quella di Gazanchi, il tutto rispettando lo stile architettonico originale.Dopo 30 anni di occupazione armena la città, infatti, è oggi distrutta a causa di azioni che hanno alterato la natura culturale e storica di queste aree.
A fare da colonna sonora alla serata le musiche che hanno animato il Festival musicale di KhariBulbul svoltosi lo scorso maggio su iniziativa del Presidente Aliyev dopo 32 anni di silenzio.
La serata si è aperta con la lettura di una lettera della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha auspicato “una pace duratura, che consenta di proseguire il processo di ricostruzione, donando stabilità e prosperità all’intera regione.”
Dall’Azerbaigian ha portato la testimonianza degli ottimi rapporti che legano Roma e Baku l’On. Azer Karimli, presidente del Gruppo interparlamentare di amicizia Azerbaigian-Italia nel Parlamento della Repubblica dell’Azerbaigian, che ha ricordato come l’Italia sia stata vicina all’Azerbaigian durante e dopo i 44 giorni di guerra patriottica, simbolo di un’amicizia rappresentata anche dall’intervento del Sen. Stefano Lucidi, presidente del Gruppo interparlamentare di amicizia Azerbaigian-Italia.
L’Ambasciatore dell’Azerbaigian in Italia Mammad Ahmadzada ha chiuso gli interventi, ringraziando i partecipanti e sottolineando la grande importanza di Shusha per il popolo azerbaigiano e del giorno della sua liberazione dall’occupazione, divenuto il Giorno della Vittoria dell’Azerbaigian nella Guerra Patriottica.
I festeggiamenti in onore di Shusha hanno quindi offerto anche la possibilità di celebrare i successi militari ottenuti in quei 44 giorni e la riconquista di diversi territori, oltre che il conseguente ripristino del diritto di circa un milione di sfollati interni a vivere nelle loro abitazioni native.
Una dichiarazione trilaterale firmata dai leader di Azerbaigian, Russia e Armenia il 10 novembre 2020 ha posto fine alle operazioni militari e l'Armenia, riconoscendo la propria sconfitta, ha ritirato le sue forze armate dalle regioni di Kalbajar, Aghdam e Lachin.
Fabrizio Di Ernesto Agenzia Stampa Italia