Sabato 16 novembre 2019 – ore 19. Parrocchia Natività Beata Maria Vergine. Santa Maria delle Mole
(ASI) Roma. Sabato 16 novembre prossimo, alle ore 19, nella parrocchia Natività della Beata Maria Vergine di Santa Maria delle Mole, il dantista Aldo Onorati e il Coro Polifonico Giacomo Carissimi, racconteranno la Divina Commedia, il capolavoro di Dante Alighieri considerato una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi oltre che una delle testimonianze più importanti della civiltà medievale, tanto da essere conosciuta e studiata in tutto il mondo. Promosso dal mensile Diciamolo per la rassegna Diciamolo in Musica, l’evento (a ingresso libero) vede la collaborazione dell’associazione Insieme per lo Sviluppo e della lista civica Costruiamo il Decentramento. Lo scrittore e poeta Onorati, nominato dalla società Dante Alighieri testimone mondiale del Poema Dantesco, declamerà i versi più significativi delle tre cantiche Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il commento in musica e canto alle terzine dantesche, rappresentazione immaginaria e allegorica dell’oltretomba cristiano, sarà curato dal Coro Carissimi. Diretto dal M° Massimiliano Stival, il gruppo canoro di Santa Maria delle Mole eseguirà brani tratti dal repertorio classico e contemporaneo. Le musiche in programma sono di Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Giulio Caccini e Steve Dobrogosz. Il Coro, costituito da circa 40 coristi divisi in soprano, contralto, tenore e basso, sarà accompagnato nella sua esibizione da un gruppo strumentale.
«Dopo il successo di Francesco l’Uomo che diventò Santo del 3 ottobre scorso nella parrocchia di Maria SS Ausiliatrice a Fontana Sala Castelluccia - afferma Stefano Cecchi, leader della lista civica Costruiamo il Decentramento - eccoci di nuovo a proporre quei temi della cultura a noi molto cari che, lo scorso anno, ci hanno visti protagonisti con l’appuntamento in onore del Servo di Dio Zaccaria Negroni. Il 16 novembre la Divina Commedia sarà ancora una volta al centro del nostro evento, insieme alla musica, poiché l’opera di Dante è un’espressione d’arte senza tempo che tutti devono avere modo di conoscere e apprezzare».