(ASI) Diritto di cronaca : Vitam pro vita exponimus
Una forma di prevaricazione quella dei CoBas della Rete Antifascista ternana, anche questa volta schieratisi uno accanto all'altro per vietare una libera (ed autorizzata) manifestazione culturale. Ignoranza figlia della mistificazione e della disinformazione, opera soprattutto dei CoBas scuola che, anziché crescere i ragazzi al confronto e alla capacità di confutare le tesi dell'avversario, allevano piccoli fanatici, dalle aule alle piazze. Un nome per tutti, quello di Franco Coppoli, già protagonista di una esecrabile contestazione del libro di Valentinotti e Cutonilli il 30 aprile scorso. Mario Michele Merlino era a Terni per esaltare il coraggio e la responsabilità della Giovinezza: una giovinezza determinata, convinta, ma anche scanzonata e strafottente, come i baschi tirati all'indietro della Decima, le maniche di camicia sopra il gomito dell'ausiliaria Gina e le note spensierate e divertenti de Le donne non ci vogliono più bene. Un evento spensierato nello stile di Mario Merlino. Provocazioni e infamie rimaste 'blindate' e lontane dai nomi di Corneliu Zelea Codreanu, ricordato ad inizio e durante la presentazione, di Robert Brasillach, il 'fratello' dell'autore, personaggio ricorrente nel contesto di quel fascismo rosso così amato dall'autore. Infine il ricordo di Piero Vivarelli e del coraggio di scelte che, anche in età molto avanzata e malgrado l'amicizia con Fidel Castro, non ha mai rinnegato. Terni ha respirato, nel pomeriggio del 15 settembre, atmosfere di semplicità, di slancio ed esempio: un testimone, quello della fede, destinato, come per i personaggi dei cinque racconti, ad essere tramandato verso le nuove generazioni. Queste ultime non del tutto perse, come alcuni sostengono, semmai ignari di quei valori senza i quali la vita è qualcosa di piatto e sterile.
* Responsabile di Ordine Futuro Terni
Marco Petrelli