Ciò che vale è sollevare gli umili di cuore e donarsi a chi sa donarsi e lo vuole, allora veramente la nostra opera sarà proficua. Esistono persone dimenticate, eppure non c'e' nessuno che nel diritto dona loro i loro diritti, anzi loro sono quelli che sanno obbedire senza mai indicare lo Stato come colpevole della loro condizione. Ebbene è ardito e semplice scendere in piazza, gridare la fame sia di chi non può più mangiare che di chi non arriva neanche alla seconda settimana del mese mentre chi amministra la giustizia e quindi i diritti di noi tutti resta seduto in poltrona ad osservare e non agire. Oggi i nostri politici sanno agire solo nei talk-show accusandosi a vicenda, ma realmente chi sta costruendo un florido futuro? E' vero la crisi ha sfiancato un po' tutti , ma non si sono visti grandi miglioramenti, oggi stiamo assistendo alla strumentalizzazione del volere popolare, non strumentalizzata al riconoscimento dei nostri diritti ma mirata al riconoscimento dei diritti dei singoli potenti con annessi amici e compari .
Oggi quante sono le persone nella schiera degli indignati? Non eravamo quelli che trovavamo ingiustificabile tutto questo? Non eravamo di destra e di sinistra?Facile a dirsi, difficile a farsi quando siamo toccati di persona, quando dobbiamo dare l'esempio, quando dobbiamo prendere una chiara posizione di contrasto al male che vediamo e che "sappiamo riconoscere".
Stiamo alla frutta; siamo nella condizione inaccettabile che bisogna "necessariamente" dire ed accettare la menzogna che ci piace, piuttosto che vedere e combattere la brutta verità che ci potrebbe far soffrire, dovremmo essere più sinceri con noi stessi e con gli altri e agire piuttosto che pagare il biglietto per andare a vedere un film in cui gli attori un giorno potremmo essere noi.