(ASI) MACERATA - Taglio del nastro venerdì 4 marzo alle ore 17 nella Galleria Antichi Forni per la seconda edizione della mostra collettiva Adriatica la via dell’arte, promossa da FederArt, con il patrocinio del Comune di Macerata, della Regione Marche, dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, di Standards For Museum Education e Heraclion Museum of Visual Art. Espongono le loro opere nelle suggestive sale della Galleria Antichi Forni, nel cuore del centro storico, artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti di Venezia, Bologna, Macerata, Roma, Lecce e da artisti della Romania, Bulgaria, Croazia, Ungheria, Slovenia, Grecia, Armenia, Serbia, Russia, Ucraina, Albania, Turchia.
Da sempre il Mare Adriatico con i suoi golfi, le sue insenature, i suoi promontori, stimola l’immaginazione di letterati ed artisti ed è una risorsa importante per le città che vi si sono affacciate. L’importanza culturale di questo bacino ha dato origine all’idea di una mostra, curatori Francesco Ruggiero e Elena Dell’Andrea, che vuole coinvolgere le radici comuni e i processi evolutivi che attingono a questo mare che è anche teatro dei racconti del poeta alessandrino Apollonio Rodio.
Egli narra che gli Argonauti, durante il viaggio di ritorno dal Mar Nero, a causa di una deviazione imposta da Zeus, dovettero risalire il Danubio e arrivare al Mare Adriatico, attraverso un mitico passaggio sotterraneo. Il Mare Adriatico stesso è da sempre un’importante arteria di comunicazione, sulla quale si fonda la ricchezza della Serenissima, ponte tra Oriente e Occidente sulla Via della Seta, Via che ha messo in moto scambi di merci e di persone, sulle cui navi viaggia il patrimonio di conoscenze greche e bizantine.
“Macerata, per la sua posizione centrale, è il luogo ideale per ospitare l’incontro tra artisti di diversa provenienza geografica e culturale - affermano i curatori - che, moderni “Argonauti dell’Anima”, operano lungo e per la Via Adriatica, da nord a sud dell’Europa e oltre. Artisti che sottolineano la potenzialità dell’uomo di plasmare un linguaggio globale, simbolo della comune intenzione creativa di difendere la pace, l’ambiente, attraverso l’arte contemporanea. Favorire gli artisti a conquistare meritatamente terreno nella vita è tra i servizi primari che si possano rendere a una comunità articolata, la cui ricchezza è garantita solo dal costante ricambio generazionale e dall’apporto delle sue forze più fresche e nuove. Qui non si tratta di promuovere gli artisti, soprattutto i più giovani, alle banalità della ribalta spesso fatua dell’universo massmediale, ma di sostenerli sul terreno per lo più aspro e faticoso della Ricerca e dell’Espressione artistica, riconoscendo nell’impegno dell’artista un lavoro, che viene responsabilmente offerto alle dinamiche della vita contemporanea, agli interessi, alle scelte, alla cronaca, come alla formazione culturale e civile della nostra Società”.
Questi gli artisti che espongono nella mostra Adriatica la via dell’arte, che rimarrà aperta fino al 22 marzo: Maria Agata Amato, Stefano Armakolas, Clarissa Baldassarri, Gianpaolo Berto, Eleonora Böhm, Lamprini Boviatsou, Sara Bruni, Marco Luca Calogiuri, Claudia Carnazzola, Gloria Catucci, Laudisia Colonnelli, Mattia De Luca, Claudio Delli Santi, Yiannis Dimitrakis, Andrea Di Salvatore, Gabriele Rosato, Matteo Miccoli, Martina Donati, Giovanni Duca, Flavia Fanara, Valentina Faraone, Isabella Ferrini, Giovanni Furlani, Son Hyunsook, Dénes Kelemen, Laure Keyrouz, Lehel Kovács, Dániel László, Lydia Margaroni, Marija Markovic, Cosimo Marullo, Giorgia Marzi, Octavian Micleusanu, Antonio Miglietta, Chen Mo, Rocco Monteleone, András Nagy, Veronica Orofino, Vito Palladino, Jing Peng, József Pinczés, Iacopo Pinelli, Beatrice Pra Floriani, Andrey Protasov, Giampiero Quarta, Maria Punam Sassudelli, Salvatore Sava, Rocco Sciaudone, Zhang Shiliu, Javier Stacchiotti, Ábel Szabó, Bernadett Szitas, Eleonora Tanucci, Annalisa Tarozzo, Thomas Tournavitis, Trama E Ordito, Dávid Utcai, Valentina Vallorani, Raffaele Vargas, Giulio Xie, Veronica Zuanel.