"Kevin - dice - è un adolescente metropolitano e supertecnologico che si trova improvvisamente calato in una realtà, il Parco Nazionale d’Abruzzo, lontano anni luce dal suo mondo. Durante il libro, Kevin imparerà a sopravvivere cinque settimane senza i social network e senza tutte le sovrastrutture virtuali che spesso ci allontanano invece che avvicinarci. La lotta per salvare l’orso gli darà una forza e una motivazione che nemmeno lui immaginava di avere. L’orso, dal canto suo, ha ben poco da imparare da noi umani. In fondo, chiede solo di essere lasciato tranquillo a casa sua".
Nel romanzo una figura rappresenta al contrario il rapporto negativo che gli esseri umani instaurano con l'ambiente: "è il misterioso “uomo vestito di grigio” - continua Festa - l’emblema di tutti quelli che, in nome di un ipotetico benessere (per se stessi, non per gli altri), non esitano a devastare ecosistemi unici e meravigliosi, che andrebbero invece protetti in virtù del loro valore simbolico, ecologico e, perché no, come risorsa economica sostenibile". Giuseppe Festa, laureato in Scienze Naturali, progetta e realizza percorsi di educazione ambientale per le scuole. Ha prestato più volte servizio di volontariato al Parco Nazionale d’Abruzzo, vivendo a stretto contatto con i guardaparco.
Giovanni Zambito
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