Gli elementi che hanno accresciuto il margine operativo sono: l’aumento del traffico sullo scalo (+5,5% dei movimenti degli aeromobili, +6% dei passeggeri, +6% del tonnellaggio merci), che ha fatto lievitare i ricavi core di oltre 4,6 milioni di euro (+6,55%); un minor peso dei costi di produzione nonostante l’aumento - proporzionalmente inferiore all’aumento dei ricavi - del 4% (c’è stata una crescita del valore aggiunto del 7,34%, che indica il recupero di produttività); la stabilità dei costi relativi al personale; la maggiore copertura dei rischi riguardanti gli oneri e le spese future.
La combinazione di questi e altri fattori ha determinato un reddito ante imposte di 7.358.543 euro nettamente superiore a quello registrato nell’esercizio 2018 (6.205.052) e un risultato netto positivo di 5.036.999 euro, +672 mila euro rispetto al 2018.
“Archiviamo il 2019 come l’anno dei record, ma anche dello sviluppo e della crescita. Siamo cosciente di dover fare i conti con un 2020 dilaniato dall’emergenza sanitaria globale - afferma Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap - Grazie alle ottime performance di gestione degli scorsi anni, oggi Gesap è una società solida che potrà affrontare questo brutto periodo e pensare alla ripresa. A partire da giugno ci aspettiamo un aumento concreto dei voli. Sarà una sfida impegnativa, anche perché è prevedibile la contrazione della redditività - conclude Scalia - ma sono certo che ne usciremo vincenti e che l’aeroporto torni a crescere allo stesso ritmo degli ultimi anni, garantendo le migliori condizioni di viaggio ai passeggeri”.
Risultati reddituali
L’EBITDA (la differenza tra valore e costo di produzione) è risultato pari a 18,5 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 16,4 milioni del 2018.
Il valore della produzione, pari a circa 78,7 milioni di euro, ha mantenuto un andamento di crescita del 5,24%, per effetto degli alti livelli di traffico passeggeri e aeromobili. Infatti la componente dei ricavi propri pari a 76 milioni di euro, si è incrementata di oltre 4,6 milioni di euro (+ 6,55%) di cui i ricavi aviation (diritti aeroportuali corrisposti da parte di passeggeri, compagnie aeree e operatori aeroportuali) costituiscono ben il 79,2% (nel 2018 era del 78,9%). Crescono del 5% i ricavi commerciali non aviation.
Dati di traffico
Il 2019 è stato un anno record per l’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, che ha superato per la prima volta quota sette milioni di passeggeri, a conferma della forte vocazione turistica del territorio palermitano e siciliano, grazie anche al richiamo di alcuni importanti riconoscimenti: Palermo capitale della Cultura e il percorso arabo-normanno patrimonio dell’Unesco, che hanno reso Palermo una meta particolarmente desiderata dai turisti. La componente del traffico domestico passa dal 75,63% del 2018 al 71,91%. Conseguentemente il traffico internazionale cresce dal 25,37% al 28,09% sfiorando la quota dei 2 milioni di viaggiatori. La crescita complessiva dello scalo è stata trainata dal traffico internazionale (+17,38%) equivalente ad un incremento di circa 300.000 passeggeri. In termini di distribuzione di traffico per aree geografiche, La Francia con i suoi 17 collegamenti diretti è la nazione che registra il maggiore traffico di passeggeri (oltre 500mila), seguita dalla Germania che segna un incremento del 25,71% sul 2018. Sono in crescita anche la Gran Bretagna e la Spagna ma l’incremento più importante è stato consolidato dal Belgio +177,85%, in quinta posizione. Il traffico da e per la Svizzera è in lieve diminuzione, mentre risalgono la Grecia, la Polonia, la Federazione Russa e Malta. Nel 2019 Ryanair detiene la maggiore quota di traffico e si conferma primo vettore con un incremento del 7% superando i 3 milioni di passeggeri. Alitalia rimane il secondo vettore per numero di passeggeri trasportati, Volotea implementa la propria capacità sulle destinazioni Ancona, Genova e introduce due nuove rotte nazionali (Cagliari e Pescara). EasyJet incrementa l’offerta dei posti disponibili sulle rotte esistenti intensificando le frequenze (Liverpool, Luton e Napoli). Transavia introduce un nuovo collegamento per Nantes e consolida un incremento del 17%. I vettori DAT, Lufthansa e Tuifly intensificano la programmazione dei voli esistenti.
L’emergenza sanitaria
Lo sviluppo del traffico aviation per il 2020 ha subito un brusco e devastante arresto a partire dalla seconda settimana del mese di marzo a causa dell’emergenza pandemica di Covid-19. L’aeroporto di Palermo è rimasto aperto e operativo. Ma il drastico taglio dei voli effettuato dalle compagnie aeree ha fatto segnare il calo del 76% nelle prime tre settimane di marzo e, successivamente, una riduzione del 98% - in media 250 passeggeri al giorno - rispetto allo stesso periodo del 2019. I movimenti sono invece calati del 94%. La Gesap ha posto in essere tutte le iniziative possibili allo scopo di supervisionare e coordinare tutti gli aspetti sanitari di competenza, quelli operativi, quelli infrastrutturali, commerciali, ed economico finanziari connessi all’emergenza: riduzione dei costi; introduzione della cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per dodici mesi; azzeramento delle ferie maturate e non godute; blocco dello straordinario. Dal primo marzo, data in cui l’emergenza ha prodotto visibilmente i suoi effetti sul trasporto aereo, il traffico sullo scalo di Palermo si è progressivamente ridotto sino a raggiungere un 202 passeggeri al giorno ad aprile e 330 passeggeri al giorno nella prima decade di maggio. " Così in una nota della Gesap.