(ASI) "Ho deciso di parlare! Il silenzio può uccidere. Come interrompere la violenza sulle donne?". Su questo tema si rifletterà domenica 30 novembre alle ore 16, a Panicale, in un'iniziativa pubblica promossa dall'Amministrazione comunale nell'ambito delle celebrazioni della "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne".
L'incontro si svolgerà nella Sala consiliare. Relatore dell'iniziativa sarà il criminologo Francesco Caccetta, il cui intervento verterà su: "Conosciamo gli strumenti? Riflessioni su conseguenze di decisioni prese in ritardo".
Con questo appuntamento il Comune lacustre aderisce dunque alle manifestazioni umbre volute per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per dar voce e spazio ad un dramma di portata mondiale, che si consuma sempre più spesso all'interno della mura domestiche (ma non solo).
Le morti avvengono in tutta Italia, non solo in ambienti degradati e le vittime hanno una età media tra i 30 e i 40 anni, così come i loro assassini. La "questione femminile" è una questione nazionale e culturale, che rispecchia una situazione del Paese di arretratezza, anche nei rapporti uomo/donna dal momento che le donne vengono uccise proprio in quanto tali.
«Dietro la giornata di domenica, ha dichiarato il sindaco di Panicale Giulio Cherubini, c'è la volontà di sensibilizzare la popolazione e far arrivare al maggior numero possibile di donne (vittime o testimoni di violenza) il messaggio che non sono sole e che esiste una "rete" di aiuto locale che può sostenerle». Per Caccetta si tratta di un'occasione preziosa che le donne dovrebbero cogliere, in quanto sono spesso portate a sottovalutare il problema o a ritenere che gli strumenti esistenti siano di difficile attuazione. «Al contrario – sostiene il criminologo – si tratta di procedure molto semplici e il più delle volte risolutive».
Oltre il sindaco Cherubini, che porterà il suo saluto, interverranno all'incontro anche le assessori Giselda Bruni e l'assessore ai servizi scolastici Silvia Prelati.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia