(ASI) Presso l'ambascia di Egitto a Roma nell'ambito dell'inaugurazione del nuovo canale di Suez era presente, come unica associazione ambientalista italiana, Accademia Kronos.
L'Ambasciatore Amr Helmy, dopo aver illustrato la storia e la funzione del secondo ramo del Canale di Suez, ha concesso alla gremita stampa presente di formulare le domande di rito. Accademia Kronos era presente con una rappresentanza delle sue guardie zoofile e ambientali e altri dirigenti. Il presidente La Malfa è intervenuto chiedendo all'Ambasciatore se l'Egitto aveva provveduto a costituire un osservatorio ambientale per valutare eventuali danni ambientali causati dal raddoppio del traffico navale e se aveva o stava per adottare regolamenti rigidi per evitare che le navi in transito lungo i due canali producessero ulteriore inquinamento. Da tali domande, ne è scaturito un vivace e costruttivo dibattito tra l'Ambasciatore e il presidente di Accademia Kronos. L'associazione ambientalista si è soffermata ad illustrare lo stato di salute precario del Mediterraneo causato dall'inquinamento e dall'eccessivo traffico di navi nel Mediterraneo, nonché la presenza di grandi cetacei a rischio, soprattutto le balene, perché minacciati dall'inquinamento e dallo speronamento delle navi. L'Ambasciatore ha confessato di non sapere della presenza di balene nel Mediterraneo, dopodiché ha dichiarato che il suo governo è molto sensibile alla salvaguardia della vita del Mare. Ha concluso chiedendo ad Accademia Kronos di partecipare a settembre in Egitto ad un incontro con un paio di università del Cairo, già impegnate nello studio e nella salvaguardia del Mar Rosso e del Mediterraneo, al fine di avviare la nascita di un osservatorio marino gestito sia da scienziati egiziani che di Accademia Kronos. Il presidente La Malfa ha accettato l'invito e indicato le università italiane che potrebbero far parte di questo nuovo osservatorio marino, tra queste l'Università della Tuscia.
A giorni Accademia Kronos si incontrerà nuovamente con l'Ambasciatore Helmy per formalizzare questo accordo.
Redazione Agenzia Stampa Italia