(ASI) Fragilità strutturale dei regimi autoritari, disagio economico e spontaneità della rivolta popolare. Queste le principali cause dei recenti avvenimenti che hanno interessato il Nord Africa, individuate dal Comitato per l’Islam italiano in un documento approvato nel corso di una riunione al Viminale.
Altro tratto caratteristico comune della crisi, secondo il Comitato, è la componente generazionale. I giovani vivono un Islam non politicizzato e hanno come obiettivo la costruzione di una società in grado di offrire loro una vita libera e dignitosa. Se non dovessero verificarsi queste migliori condizioni, la prevista espansione demografica che interesserà nei prossimi anni l’area nord africana causerà un sensibile aumento della spinta migratoria verso l’Europa.
Il Comitato ha sottolineato il ruolo dell’Italia per iniziative di lungo periodo, in quanto paese vicino e storicamente in buone relazioni con tutti i Paesi. Potranno essere così promosse iniziative in loco in grado di contenere il fenomeno migratorio e garantire il riassetto politico e la ripresa economica attraverso la creazione di opportunità di sviluppo.
È stata prospettata anche la possibilità di accedere a finanziamenti di fondi europei, di privati e, pur con la necessaria cautela, di 'fondi sociali arabi' a sostegno di iniziative per l’integrazione dei cittadini islamici che giungano in Italia.