(ASI) "Abbiamo concluso un accordo sulla struttura legale che consente alle nostre forze speciali di operare in Iraq, quindi d'ora in poi sarà una questione operativa", ha detto il portavoce del governo Australiano in una conferenza stampa.
. La missione delle forze speciali, ha precisato, sarà di "consigliare e assistere il governo iracheno nel costruire la capacità delle forze di sicurezza irachene".
"Canberra non ha manderà truppe di terra a combattere a fianco delle forze irachene", ha però assicurato.
L'Australia è stata una delle prime nazioni a unirsi alla campagna aerea della coalizione guidata dagli Usa e ha messo a disposizione un totale di 600 soldati, fra cui le forze speciali.
Nel frattempo giunge notizia che aerei USA hanno paracadutato armi materiale sanitario e rifornimenti ai curdi che stanno combattendo a Kobane.
Anche la Turchia si sta muovendo e cambia il suo atteggiamento.
"Aiutiamo le forze peshmerga curde ad attraversare il confine per raggiungere Kobane". Lo ha annunciato il ministro turco degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, aggiungendo che "le nostre discussioni su questo fronte proseguono". "Non abbiamo mai voluto che Kobane cada. La Turchia conduce diverse iniziative per impedirlo", ha detto Cavusoglu annunciando di aver preso misure per consentire a combattenti curdi iracheni di raggiungere Kobane attraverso il territorio turco.
Nonostante le pressioni internazionali la Turchia, sino ad ora, non aveva accettato né di intervenire, né di aiutare i curdi che volevano raggiungere Kobane per combattere.
Probabilmente sono contate anche le manifestazione in appoggio ai curdi che neggli ultimi giorni si sono svolte in tutto il Paese.
Alessandro Mezzano – Agenzia Stampa Italia