(ASI) Sette anni fa, all’età di 19 anni ha subito un tentativo di stupro ed ha ucciso il suo stupratore. L’assurdo è che il fatto che lo stupratore lavorasse per il ministero dell'intelligence non le ha permesso di invocare la legittima difesa e pertanto la ragazza è stata condannata a morte mediante impiccagione.
Per questo motivo Reyhaneh Jabbari verrà impiccata domani mattina all’alba nella prigione dove è detenuta dopo la condanna del tribunale.
Dopo che si era costituita le è stato negato l'avvocato di rito ed è stata costretta a confessare l'omicidio.
Già nell'aprile scorso i genitori aspettavano che gli venisse riconsegnata la salma della figlia, ma all'ultimo momento la sentenza era stata rinviata, facendo sperare il movimento di opinione che si è formato intorno alla vicenda di Reyhaneh, ma stamattina è arrivata una soffiata dall'interno del carcere dove la ragazza è detenuta.
Il suo nome è sulla lista delle esecuzioni capitali..!
All’ultimo momento apprendiamo che l’esecuzione di Reyhaneh Jabbari è stata rinviata di dieci giorni e si spera che la mobilitazione generale per evitare questo orrore possa avere un risultato positivo…
Alessandro Mezzano. – Agenzia Stampa Italia