(ASI) "Questa è la campagna finale dei crociati" ma saranno "i soldati dello Stato islamico a condurre l'attacco e non loro... Conquisteremo la vostra Roma, faremo a pezzi le vostre croci, ridurremo in schiavitù le vostre donne". Il portavoce dell'Isis, Abu Mohammad al Adnani, lancia nuove minacce all'Europa e al mondo intero. "Uccidete i miscredenti sia civili che militari. Siete autorizzati a farlo, non è peccato"
Nuove minacce dell'Isis all'Occidente e al mondo intero. Il portavoce Abu Mohammad al Adnani ha diffuso su Internet un lunghissimo discorso dove mescolando riferimenti religiosi e politica invita i seguaci a colpire i membri della coalizione. Ovunque essi siano.
Il massimo esponente dei terroristi islamici afferma che questa è la "campagna finale dei crociati" ma saranno "i soldati dello Stato islamico a condurre l'attacco e non loro... Conquisteremo la vostra Roma, faremo a pezzi le vostre croci, ridurremo in schiavitù le vostre donne". Al Adnani si rivolge in modo sprezzante verso Barack Obama, definendolo un servo degli ebrei e un vigliacco. Insulti accompagnati da annotazioni di tipo militare: "Non hai capito che la guerra non si può vincere solo con l'aviazione?". E irride all'idea di affidare le missioni terrestri a forze locali.
Il dirigente allarga poi il suo discorso ai sunniti invitandoli a non farsi coinvolgere nel piano della coalizione e a non fornire uomini per eventuali milizie anti-Isis. Stessa cosa per i ribelli siriani che sono addestrati in Giordania per combattere le brigate del Califfo. Nell'interpretazione dell'estremista si tratta di un inganno che ha come unico scopo "la difesa degli ebrei". E a questo punto al Adnani allarga l'analisi ad altri paesi dove sono presenti formazioni islamiste. Plaude ai mujaheddin egiziani attivi nel Sinai, invita i tunisini a seguirne l'esempio, rimprovera quelli libici e li esorta a mettere da parti le divisioni provocate da 'Satana', sprona i qaedisti yemeniti a reagire all'offensiva sciita. Tutti punti per dimostrare come il movimento abbia una visione regionale e la grande ambizione di diventare un modello.
Redazione Agenzia Stampa Italia