(ASI) Il ministro della Difesa israeliano Moshe Ya'alon ha dichiarato che i 43 riservisti dell'unità 8200 dell'esercito Israeliano che avevano scritto una lettera in cui si dichiaravano non più disponibili a spiare il traffico informatico in Palestina, "sono dei criminali" e come tali a rischio di incriminazione.
Il ministro della Difesa, ha descritto la lettera di rifiuto come "un tentativo stupido e osceno di sostenere la falsa campagna di delegittimazione contro lo Stato di Israele e contro i soldati dell'IDF" I 43 avevano motivato la loro decisione con la constatazione che lo spionaggio informatico non era diretto solamente a salvaguardare Israele da possibili attentati, ma che era indirizzato soprattutto a "perpetuare l'occupazione militare israeliana nei Territori". Redazione Agenzia Stampa Italia
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