(ASI) Nonostante gli appelli occidentali a mantenere le calma, rimane alta la tensione in Albania.
Le indagini, per ricostruire le dinamiche delle uccisioni causate dalla polizia durante le manifestazioni contro il governo, vanno avanti; il capo del governo, Sali Berisha, e quello dell'opposizione, Edi Rama, si accusano a vicenda, attribuendosi le responsabilità delle morti dei tre civili avvenute il 21 gennaio scorso.
Per Berisha le violente manifestazioni sarebbero state il tentativo di un golpe ed afferma:" Rama ha tentato un colpo di stato e se ci riproverò sara adeguatamente punito. Le prospettive del leader dell'opposizione era quello di occupare oltre la sede del Governo, anche il Parlamento e le Tv pubbliche, senza però riuscirci. Non permetterò comunque nuovi episodi di violenza".
Intanto nuovi cortei, organizzati da entrambe le parti, sono attesi nei prossimi giorni; l'opposizione socialista continua la battaglia contro il governo. Il leader Rama ha dichiarato in un'intervista rilasciata all'Ansa:" Torneremo in piazza venerdì, La manifestazione contro la violenza indetta da Berisha per mercoledì è il colmo del cinismo: contro la violenza di chi? La sua? L'unica soluzione alla crisi sono le elezioni anticipate".