(ASI) Foligno. Nella giornata di ieri, giovedì 7 settembre 2023, è stato inviato in corsa prova il primo elettrotreno “Minuetto” revisionato presso le Officine di Manutenzione Ciclica (OMC) di Foligno. La notizia non è di quelle che fanno gossip, forse perché sta volta la “sostanza” è ben più importante della “forma”. Di fatto questo evento sancisce il primo passo per proiettare le officine ferroviarie umbre verso il futuro, salvando l’impianto e le maestranze.
Treno? Meglio elettrotreno
I più attenti avranno da obbiettare che le officine di Foligno lavorano sui treni elettrici da prima della seconda guerra mondiale. Vero. Tutte le operazioni di manutenzione possibili ed immaginabili sono state svolte sui locomotori delle Ferrovie dello Stato italiane. Ma l’evoluzione non si ferma mai, ed il futuro del parco trazione circolante in Italia si chiama “elettrotreno a potenza distribuita e composizione bloccata” o più semplicemente elettrotreno (ETR). In queste nuove tipologie di materiale ferroviario non esiste più un locomotore nel senso classico del termine. Tutto il treno, o parte di esso, è motorizzato. Ciò significa che le operazioni di manutenzione vanno effettuate a treno completo. Le OMC di Foligno fino a ieri non potevano effettuare la manutenzione su queste tipologie di materiale ferroviario in quanto mancavano sia gli spazi che il know-how delle maestranze. Ciò avrebbe potuto portare in futuro a conseguenze irreversibili per le officine umbre. Data la continua immissione in servizio di ETR in sostituzione dei classici treni composti da carrozze e da uno o due locomotori, le OMC di Foligno rischiavano di vedersi ridurre progressivamente il lavoro, con conseguenze nefaste facilmente prevedibili, fino ad arrivare forse anche alla chiusura.
Però, grazie ad una forte volontà da parte del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, tale destino è stato scongiurato. La previsione è quella di un ampliamento delle officine umbre seguendo un progetto che prevede la demolizione di parte degli attuali fasci di binari (oggi sottoutilizzati) per lasciare posto ad un nuovo fascio di binari sufficientemente lungo per poter accogliere i nuovi ETR delle flotte regionali italiane. Nell’attesa che tale progetto si concretizzi, ed avendo in mente l’esigenza di formare il personale, il Gruppo FS ha intanto dato il via libera alla lavorazione di questi treni nelle officine umbre, pur con tutti i limiti di una infrastruttura non adatta alla lavorazione degli ETR.
Smonta e rimonta
Per poter consegnare il primo ETR “Minuetto” infatti si è dovuto ricorrere ad alcuni “espedienti” onde poter eseguire le lavorazioni di manutenzione ciclica. Praticamente il treno è stato accolto presso il fascio esterno dei binari dove è stato smontato. I tre elementi che lo compongono infatti sono stati letteralmente appoggiati su dei carrelli provvisori d’officina. In questo modo ciascuno dei singoli elementi è stato trainato in officina dove il treno è stato ricomposto per effettuare lavorazione. A lavorazione ultimata il Minuetto è stato nuovamente smontato, adagiato su carrelli provvisori, portato all’esterno e “rimontato” per poter effettuare la corsa prova e la riconsegna all’esercizio. Come è facile intuire al momento la lavorazione di elettrotreni completi è alquanto complicata. Tuttavia la continua attività svolta su questi primi ETR consentirà di avere personale preparato in vista dell’adeguamento degli impianti previsto nei prossimi anni. Con la consegna del primo “Minuetto” (destinato alla Divisione Trasporto Regionale della Calabria) è stato in pratica sancito che le OMC di Foligno continueranno ad essere anche in futuro una delle storiche cattedrali dell’eccellenza ferroviaria italiana.
Cenusa Alexandru Rares per Agenzia Stampa Italia