Volvo Ocean Race. Il dilemma della tempesta

(ASI) E' passata una settimana dalla partenza della seconda tappa della Volvo Ocean Race e i sette team partecipanti hanno sperimentato ogni tipo di condizione e di andatura, ma non sono ancora riusciti ad avanzare come avrebbero voluto verso nord e verso il traguardo di Abu Dhabi.

Oggi la flotta naviga a sud-est del Madagascar, ma arrivarci non è stata cosa semplice, basti dire che la latitudine di Città del Capo è stata superata solo al quinto giorno di regata. E, tuttavia la lotta fra i sette monotipo e i 66 velisti non ha perso affatto di intensità, mentre i team devono affrontare una scelta decisamente delicata.

Le prossime 24 ore costituiranno uno dei momenti clou della seconda tappa per i sette equipaggi in regata. Come affrontare l'annunciata tempesta tropicale, cavalcarla o tenersene lontani? Se dovessero scegliere di “prenderla di petto” ci sarebbero tre possibili scenari. La flotta potrebbe essere catapultata a forte velocità verso Abu Dhabi, oppure potrebbero esserci rotture e danni a bordo, oppure una combinazione delle due. Però anche la decisione di non entrare nella tempesta ha i suoi pro e i suoi contro. Se qualcuno dovesse decidere per questa opzione la barca e l'equipaggio non ne soffrirebbero, ma si potrebbero trovare molto distanziati, addirittura di giorni, da coloro che avessero deciso di correre il rischio maggiore.

Gonzalo Infante, meteorologo della Volvo Ocean Race, ha spiegato così la situazione: “In poche parole, la flotta deve prendere una decisione “del cane che si morde la coda”. Molti faranno le loro scelte il prima possibile.” Infante ha anche detto che la tempesta si potrebbe trasformare in un ciclone ma, allo stesso tempo, potrebbe scendere a livello di semplice bassa pressione intensa. In ogni caso, le previsioni parlano di vento forte, nella peggiore delle ipotesi con raffiche fino a 70 nodi, cioè più di quanto i Volvo Ocean 65 abbiamo mai incontrato finora. Personalmente credo che i team cercheranno di andarsi a prendere gli angoli al vento più favorevoli, nella parte occidentale del sistema.” Un'indicazione di quali scelte faranno i team potrà venire dalla cartografia elettronica che potrà mostrare le barche stare mura a sinistra e a est per allontanarsi dal limite destro della tempesta, oppure portarsi nella direzione opposta per allontanarsi da sinistra.

La segnalazione di allerta di tempesta tropicale è stata lanciata dall'agenzia internazionale MeteoFrance, martedì sera e ha prodotto molta apprensione fra i velisti. “Può essere abbastanza paurosa” ha detto Yann Riou, Onboard reporter di Dongfeng Race Team. “Ma ne conoscevamo l'esistenza da qualche giorno.” Da parte sua Charles Caudrelier, lo skipper di Dongfeng Race Team vede le cose con maggior ottimismo. “Questa depressione creerà dei venti forti, ma che ci aiuteranno a progredire verso nord. Il problema non è la bassa pressione, ma il vuoto che si lascerà alle spalle.” Più netto lo skipper di Team Brunel Bouwe Bekking che ha dichiarato: “Il problema più grande sono le onde che crea la tempesta, possono arrivare a sette metri. Se pesti su onde così con 30 nodi d'aria, non devo stare a spiegarvi cosa succede. Le cose si rompono.”

Sul fronte classifica, la leadership è passata di mano e ora, seppure con un margine molto ridotto, la testa della flotta è occupata da Abu Dhabi Ocean Racing con lo skipper britannico Ian Walker, la cui strategia di spingersi più a ovest degli altri sembra aver dato i suoi frutti. Ma come, ha affermato lo stesso Walker: “Si potrebbe pensare che questa strategia sia stata intenzionale, ma non è così.” La barca portacolori degli emirati, infatti, ha deciso di strambare prima degli altri per riportarsi nella pancia del gruppo, quando la separazione laterale era superiore alle 60 miglia, e con sorpresa dell'equipaggio è stata la manovra che l'ha riportato in vetta. Lo scarto sugli spagnoli di MAPFRE è però estremamente ridotto, poco più di un miglio e mezzo e, in un classico scenario da monotipia le sette barche combattono e navigano a distanza ravvicinata, tanto che sono solo 18 le miglia che separano Abu Dhabi Ocean Racing in prima posizione dall'equipaggio femminile di Team SCA, in settima, che pure è stato costretto a una battuta di arresto a causa di un violento temporale.

Da bordo di MAPFRE, che sembra aver completamente riassorbito la delusione della prima tappa e anzi sta dando prova di ottime prestazioni e scelte tattiche, a conferma probabilmente che l'inserimento di Rob Greenhalgh e Jean-Luc Nélias sta funzionando, Francisco Vignale racconta così l'atmosfera: “Filiamo a 20/22 nodi verso Abu Dhabi, di bolina. Non sono un grande fan della bolina, perché la vita a bordo diventa davvero scomoda, la barca è sbandata di 30 gradi e passare da una parte all'altra è una vera impresa. Sottocoperta si fa fatica a muoversi, sopra è bagnato e passiamo dalla coperta alla cuccetta e viceversa, è l'unico posto dove si può stare e aiuta anche a tenere la barca più dritta. La buona notizia però è che siamo secondi!”

Alle spalle dei due duellanti per la leadership, comunque, gli altri stanno tenendo il ritmo, con i franco/cinesi di Dongfeng Race Team, gli olandesi di Team Brunel, i giovani americani di Team Alvimedica con l'italiano Alberto Bolzan e i Team Vestas Wind tutti racchiusi in un arco di meno di dieci miglia e le veliste di Team SCA che hanno ridotto notevolmente il distacco.

A dire la verità non è stata una cosa troppo complicata fino a ora, ma lo diventerà più avanti.” Ha detto la skipper britannica di Team SCA Sam Davies. “Per ora Libby (Greenhalgh, la navigatrice) e io stiamo cercando di riposarci il più possibile in modo da avere mente fresca quando sarà necessario. Siamo rimaste impantanate in quel buco e abbiamo perso un po', ma quando finalmente punteremo verso nord sarà più complesso leggere e credere a quello che dicono i modelli meteo. Allora sì che sarà più complicato e ci saranno grandi opportunità ma anche trappole da cercare di evitare.”

La flotta si trova ancora a più di 3.500 miglia dal traguardo di Abu Dhabi, che dovrebbe raggiungere a metà dicembre, e ha coperto circa 1.700 miglia dalla partenza da Città del Capo, una settimana fa.

L'avanzamento dei sette team, con aggiornamenti ogni tre ore, si può seguire con lo strumento del tracker a questo link: http://www.volvooceanrace.com/en/virtualeye.html

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

  Vigili del Fuoco. Prisco: Sottoscritto con i Sindacati l'accordo per la distribuzione del fondo di amministrazione 2021. Incrementate le indennità per il servizio notturno e festivo. 

(ASI) È stato sottoscritto finalmente l'accordo integrativo nazionale con le Organizzazioni sindacali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per la distribuzione delle risorse del Fondo di amministrazione che residuano al ...

Elezioni regionali: quale futuro per l’Umbria? Se ne parla a “Nero Su Bianco” di venerdì 15 novembre

(AS) È il titolo della trasmissione “Nero Su Bianco” il talk show condotto dal giornalista Laurent De Bai in onda oggi Venerdi 15 Novembre 2024 alle ore 19.30 ...

Solo il popolo aiuta il popolo! Il Movimento No Ponte e le associazioni di Reggio Calabria organizzano una giornata di solidarietà per la popolazione di Valencia

(ASI) Il Movimento No Ponte, insieme a numerose realtà associative reggine, ha organizzato una giornata di solidarietà per sostenere la popolazione di Valencia, recentemente colpita da un’alluvione devastante. L’...

Umbria, Acerbo(PRC) senza soldi con autonomia differenziata: una catastrofe annunciata

(ASI)"Secondo le nostre stime con l'autonomia differenziata la regione Umbria dovrà fare fronte a un buco nei conti di dimensioni enormi. La stima sulle minori entrate può variare ...

Disagio giovanile nell'era del nichilismo. L'Istituto Enzo Ferrari organizza incontro con don Maurizio Patriciello  

(ASI) Castellammare di Stabia (Na) – Il 25 novembre, Giornata dedicata alla Violenza sulle Donne, dopo un percorso di riflessione sulla tutela dell'ambiente e dei minori, l'Istituto Enzo Ferrari di Castellammare ...

Roberto Fiore: Elon Musk, paladino della libertà? Solo della sua

(ASI) Rberto Fiore denuncia le contraddizioni di Elon Musk* , che si presenta come difensore della libertà di parola, ma limita di fatto tale diritto sulla piattaforma X.

Berco, Amidei (FDI): ritira i 480 licenziamenti, un plauso al Governo e al MIMIT

(ASI) "Desidero esprimere il mio plauso al governo Meloni e  al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per l'efficace gestione della vicenda Berco, che in ...

Qualche puntino sulle i a proposito di migranti

(ASI) La questione dei migranti che arrivano nel nostro Paese è un problema enorme e di difficile soluzione. Su questo credo non ci siano dubbi, nonostante le irresponsabili semplificazioni che cercano ...

Cadore, Istituto Friedman: apice antisemitismo, presentiamo esposto contro Hotel

(ASI) Il rifiuto di ospitare due turisti israeliani da parte di un Hotel di Belluno è un fatto di una gravità inaudita e potrebbe configurare il reato di discriminazione razziale. ...

Venezuela, nuove tensioni con gli Usa

(ASI) A breve potrebbe tornare ad infiammarsi lo scontro tra Usa e Venezuela. L’ostilità di Washington nei confronti del governo chavista è nota, da circa 25 anni gli Usa provano a ...