(ASI) Di buono ci sono i tre punti conquistati.
Di negativo e preoccupante, c’è una prestazione che crediamo non faccia dormire sonni tranquilli al Ct Giampiero Ventura.
Paradossi di una vittoria sofferta a Skopje, condita da 90 minuti e oltre in cui la partita dell’Italia contro la modesta, fino a ieri, Macedonia, ha lasciato più perplessi che persuasi.
A fare in modo che la sfida di ieri non fosse il remake della arcinota “Corea” dell’anno di grazia 1966, ci ha pensato il duo Immobile-Buffon.
Il primo si è erto a protagonista con la doppietta nel finale che ha fatto tirare un vero e proprio respiro di sollievo all’Italia “pallonara”.
Il secondo, con un miracolo su colpo di testa di Mojsov, ha tenuto la barca dritta quando il mare era in tempesta e l’avversario, nel quale ha fatto una gran figura l’attaccante del Palermo Ilija Nestorovski, era avanti 2-1.
Dopo il pareggio con poche e luci qualche ombra di troppo contro la Spagna, vittoria doveva essere e vittoria è stata.
In attesa di capire quale sarà o potrà essere la mediana titolare, apparsa ieri un po’ sfilacciata e nella quale gli inediti interni Verratti, Bonaventura e Bernardeschi hanno faticato a trovare i giusti automatismi, si guarda al lato buono della medaglia: i tre punti conquistati.
Ventura, però, è allenatore capace di far giocare molto meglio la sua squadra rispetto a quanto si è visto nelle prime 4 uscite del nuovo corso.
I margini per migliorare ci sono ma urge farlo in fretta.
Altrimenti le prestazioni negative aumenteranno e con esse anche la preoccupazione dell’Italia calcistica tutta.
Carlo Forciniti – Agenzia Stampa Italia