(ASI) Lutto nel calcio italiano. Muore all’età di 84 anni Cesare Maldini, storica bandiera milanista ed ex ct della nazionale. A darne la notizia è la famiglia con un comunicato. Ci lascia una figura che ha fatto la storia del calcio italiano e del Milan, vincendo con i rossoneri quattro scudetti e una coppa dei campioni.
Importante anche l’apporto con la nazionale, riuscendo ad arrivare fino ai quarti di finale nel mondiale 1998 persi ai calci di rigore. Come ha fatto il figlio Paolo, Cesare Maldini è una personalità molto legata all’ambiente milanista, più volte inserito per coprire ruoli tecnici e sempre presente allo stadio Giuseppe Meazza per seguire tutte le gare della squadra.
Nato a Trieste nel 1932, debutta nei professionisti con la maglia della sua città a 21 anni nel 1953. Nel 1954 passa al Milan, divenendo fin da subito capitano e una bandiera.
Indelebile è la vittoria della coppa dei campioni che lo stesso Maldini alzò nello stadio di Wembley battendo per 2 a 1 il Benfica. Finita la carriera da calciatore passa a quella da allenatore, divenendo prima il vice di Nereo Rocco nel Milan, poi girovagando tra le panchine di Foggia, Ternana e Parma. Importante è stata l’esperienza come vice di Bearzot in nazionale, vincendo nel 1982 la coppa del mondo. Nel 1986 diviene allenatore dell’under 21 della nazionale vincendoci tre volte il titolo europeo. Nel 1996 avviene il passaggio per la nazionale maggiore, portando nel 1998 gli azzurri fino ai quarti di finale del mondiale francese perso ai rigori contro i padroni di casa. Dopo aver assunto il compito di capo coordinatore nel Milan, Maldini viene chiamato a sedersi nella panchina rossonera come direttore tecnico al fianco di Tassotti e nell’anno successivo riveste sempre la stessa carica affiancando però il turco Fatih Terim. Tra le esperienze più importanti da allenatore c’è quella come C.T. della nazionale paraguayana, riuscendo a qualificarla per il mondiale 2002 svoltasi in Corea del sud e Giappone. Con la nazionale sudamericana raggiunge gli ottavi di finale, venendo eliminati dalla Germania.
Ci lascia uno dei personaggi più amati del mondo calcistico, un calciatore che ha dato tanto per la maglia rossonera e come allenatore per la nazionale. Ricordi ed eventi che sono scritti negli almanacchi e nei libri, perché è giusto che Cesare Maldini rimanga un bellissimo ricordo nella nostra storia sportiva.
Carlo Sampogna – Agenzia Stampa Italia