“Non credo. Potrà dire molto, però il nostro campionato è particolare e basta un niente per riaprirlo. E’ chiaro che bisogna vedere come ci arriveranno le due squadre sul piano morale, in questo caso mi riferisco al Napoli, e fisico”.
All’estero sono campionati già decisi in Germania, Inghilterra e Spagna: si sta lottando punto a punto solo in Francia. Che vuol dire?
“E’ un’annata molto particolare. Per esempio la stagione scorsa lo scudetto inglese è andato al Manchester City al 93’ dell’ultima partita, mentre il Bayern Monaco non andava per niente e il Real Madrid vincente quest’anno invece é staccatissimo. Ogni stagione fa storia a sé”.
Il pari nel derby di Milano a chi serve?
“Ha fatto bene a entrambi. Perdere un derby fa sempre male e lascia strascichi. L’Inter per come si era messa la partita se l’è cavata egregiamente recuperando, e il Milan ha comunque dato continuità agli ultimi buonissimi risultati”.
La Roma si rilancia con Andreazzoli e lo sceicco?
“Dello sceicco mi pare che non ci siano tracce concrete e dunque conviene aspettare. Andreazzoli ha fatto una cosa semplice ed efficace responsabilizzando i giocatori. Ha ereditato una situazione difficile perché c’era stata una frattura comunicativa tra Zeman e il gruppo, specie gli elementi più rappresentativi. Penso che Andreazzoli non voglia fare il nuovo profeta: sa di avere un mandato a termine ed è pronto a tornare dietro le quinte dando il suo apporto per la causa giallorossa”.
A Palermo il ritorno di Gasperini: è l’ennesimo colpo teatrale di zamparini?
“in tutta Europa ci ridevano fino a qualche tempo fa, ormai lo sanno tutti e se ne sono fatti una ragione. Come da noi. Zamparini pensa che quando le cose non vanno, il male sia sempre l’allenatore e non la squadra”.
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