(ASI) Non c’è neanche bisogno di scendere in campo, perché il Catania ha dato lo scudetto alla Juve, battendo una Roma che ha finalmente dato bandiera bianca. Brucia l’eliminazione dall’Europa league, ma la c’è ancora un obiettivo per la gloria: i 100 punti e la possibilità di fare 18 su 18 nelle vittorie casalinghe. Di fronte c’è l’Atalanta ormai salva. Conte fa un po’ di turn over quindi spazio a Storari, Barzagli, Ogbonna, Chiellini, Lichsteiner, Padoin, Marchisio, Pogba, Peluso e davanti Giovinco e Osvaldo.
Parte bene la Juve con Giovinco che nei primi dieci minuti sale in cattedra e mette paura a Consigli. Poi ispira Osvaldo ma non coglie la porta. L’Atalanta è molto arrendevole, ma Yepes mette seriamente in difficoltà Osvaldo. La Juve gestisce controlla, ma la difesa neroazzurra gestisce gli attacchi.
Nella ripresa Giovinco negli spogliatoi e spazio a Quagliarella così per gli ospiti rimane dentro Lucchini ed entra Belanoune. Il napoletano è ispirato e prova un paio di belle conclusioni dove è bravo Consigli, un interrogativo il fatto che un giocatore così brillante non sia praticamente stato utilizzato, differentemente Osvaldo sparisce dal gioco e continua a sbagliare. Al 65’ reciproco cambio entra Estigarribia per Raimoni, l’ex tra gli applausi visto l’importantissimo goal a Napoli nel 3 a 3 del primo scudetto dell’era Conte e il deludente Osvaldo lascia spazio a sua maestà Tevez. L’argentino prende in mano la partita illumina prima Pogba e poi si fa lui pericoloso. Poi da un cross dalla sinistra arriva una palla in mezzo e quello che non ti aspetti, Padoin, si infila benissimo e realizza il goal dell’ex il primo in questa stagione e il secondo in bianconero (il primo a Firenze nello storico 0 a 5 contro nel 2012). Nel finale si fa male Yepes ed entra Costantin Nica e poi tra gli applausi al 85’ Lichsteiner esce per il ritorno del grande uomo spogliatoio ma che da due anni ha grossi problemi fisici: Pepe. Prima stagione da assoluto protagonista, per due sempre assente dal campo ma sempre presente con lo spirito e il cuore.
La Juve fa il suo, punta a fare il totale di vittorie contro il Cagliari in casa, squadra che proprio negli ultimi anni a Torino ha sempre pareggiato e si prepara alla ormai amichevole di lusso contro la Roma, ma ora che ci siamo perché non fare questo sforzino e arrivare ai 100 punti? Ormai è solo festa e prima dell’impegnativo mercato e dai rebus delicati Pogba e Conte è bello mettere una ciliegina consolatoria dopo la sfumata finale.
Daniele Corvi - Agenzia Stampa Italia