(ASI)
Vince il Milan, frena l’Inter a Roma in attesa della Juventus impegnata nel posticipo. Caicedo lancia la Lazio. Volano Atalanta e Verona.
Milan di rigore e non solo
Il Milan - anche grazie ad un rigore discutibile - ha la meglio su un Torino ben messo in campo. Ai granata il Var - che al Milan dá - toglie un rigore simile a quello concesso agli avversari. Ma nulla da dire, bene i rossoneri, tornati meritatamente al successo dopo il cappotto casalingo rimediato contro la Juventus. Stupisce Leao, sempre più a suo agio negli schemi di Pioli, in un’orchestra che funziona benone. Almeno per ora, nessuno stona. Se son rose, si vedrà.
Genoa Balla... bene
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi, poi ritornano. Dolci note di Antonello Venditti per Genoa-Bologna. O meglio, per Ballardini e il Grifone. Da quando il tecnico è tornato all’ombra della Lanterna, i rossoblù hanno un altro passo. E ben altri punti. Mihajlovic si lamenta del terreno. Eppure il Genoa ha giocato sul medesimo campo. Mica sul velluto. Sinisa invece di ricercare talpe farebbe meglio a ricercare il gioco smarrito. Guardi, eventualmente, a Ballardini.
Napoli all’ultimo tuffo
Il Napoli vince ma non convince. Bravi gli azzurri a crederci fino all’ultimo ma, a onor del vero, l’Udinese avrebbe meritato il pareggio. Con otto chiare occasioni non finalizzate dai bianconeri friulani, appare lapalissiano uscire sconfitti contro squadre di qualità superiore. Gattuso ha molto da lavorare. Il guizzo di Bakayoko rimedia al passo falso di tre giorni fa contro lo Spezia ma non cancella i numerosi alti e bassi di una squadra costruita per primeggiare in classifica.
Atalanta ed Hellas Verona, bellissima realtà
Maestro ed allievo, Gasperini e Juric. Vincono e convincono. Calcio sempre propositivo ed interessante, spunti mai banali. Cambi gli addendi - fuori Gomez - non cambia il risultato. Ilicic e compagni asfaltano il Benevento con una prestazione sontuosa. La Dea ha in Gasperini il figliol prodigo. Come il Verona che ha trovato in Juric un insegnante di calcio di notevole spessore. Gli scaligeri saranno anche meno forti del campionato passato - parole di Juric - ma sempre estremamente convincenti.
Fiorentina, Vhahovic non sbaglia
Joao Pedro dal dischetto si fa ipnotizzare e per il Cagliari svaniscono i sogni di gloria. Prandelli torna al successo, ma siamo ancora lontani dalla prestazione sontuosa di Torino. Era importante vincere e i viola ci sono riusciti. Per il bel gioco ci sarà tempo. Forse. Ma per il Rinascimento Prandelliano ammirato durante il primo mandato fiorentino di Prandelli siamo lontani anni luce. Altro calcio, altri uomini. Nainggolan ancora a secco.
Lazio, Caicedo vede e provvede
Da Liverani a D’Aversa, almeno per ora il risultato non cambia. Il Parma non è né crudo, né cotto. Un gran biscotto fragile sia difensivamente che offensivamente. Tanto lavoro da fare. Inzaghi ritrova il suo bomber sicuro e prolifico. Immobile è la bandiera, Caicedo la costante. Che sia dall’inizio o a gara in corso, l’ecuadoriano non delude mai. Inter alla finestra, ma la serenata d’amore sembra destinata a stonare. Lotito non vuole perderlo.