(ASI) - Gli ultimi sondaggi politici confermano la rinnovata fiducia al partito della premier Giorgia Meloni: Fratelli d’Italia si conferma oltre il 30% (30,3%) mentre il Partito Demcratico fa registrare uno scivolone di qualche punto decimale, che lo porta al 22,6%, dopo la fase positiva post-referendaria che lo vedeva al 23%.
Il Movimento 5 Stelle resta sostanzialmente stabile, mentre Azione fa segnare un +0,4% che lo porta al 3,5%. Italia Viva perde lo 0,4% e si attesta al 2,1%. Forza Italia, Lega e Verdi mostrano variazioni minime rispetto ai precedenti sondaggi.
I dati così mostrati indicano come la coalizione di centrodestra resti saldamente in testa, mentre il centrosinistra ha subito una flessione, frenato in particolar modo dal Pd. Fratelli d’Italia consolida dunque la propria posizione di leadership come primo partito in Italia, e con esso l’intera coalizione del centrodestra che si attesta al 48.7%. Il centrosinistra scende al 30,5%. In caso di elezioni, se si votasse oggi, sembrerebbe dunque piuttosto netta la vittoria del centrodestra, in quanto il centrosinistra unito ai voti di M5S e Terzo Polo, non riuscirebbe a superare complessivamente il 42,7%; va tuttavia considerato che in queste proiezioni non è stato incluso circa un terzo dei partecipanti al sondaggio che si sono definiti come incerti o non votanti e che sicuramente potrebbero fare la differenza in caso di voto.
La crescita del centrodestra si giova dell’immagine di una coalizione coesa e compatta che rema insieme verso gli obiettivi comuni, che si assicura di vasta presenza mediatica e comunicativa in grado di dettare l’agenda politica attuale, proponendo le proprie tematiche, senza lasciare spazio all’opposizione che si trova in difficoltà e fa fatica a risultare compatta, all’interno della quale cui si annidano le divisioni tra la segretaria del Pd Elly Schlein, il presidente dei 5 stelle Giuseppe Conte e gli esponenti delle varie forze minori del Terzo polo, che non riescono a imporre il proprio passo alla politica nazionale. L’elettorato politico sostanzialmente percepisce una stabilità di risultati del Governo e l’assenza di scossoni che possono mettere in crisi la coalizione di centrodestra, pertanto l’appeal del centrodestra risulta più forte e accattivante, rispetto a un’opposizione più sfocata, che non ha saputo raccogliere consensi dopo i referendum dell’8 e del 9 giugno.
Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia
Fonte foto AI Sora su input Carlo Armanni



