(ASI) "Nonostante sia stato accertato che l’unita’ mercantile italiana navigasse in acque internazionali e le dichiarazioni rese dai nostri maro’ alle autorita’ indiane, il fermo giudiziario non cessa".
Lo ha affermato in una nota Enrico Pianetta, componente del Pdl in Commissione Esteri di Montecitorio il quale ha ricordato come le accuse sono di aver commesso il reato di omicidio a carico di due pescatori indiani "ma non ricordo che siano stati forniti alla nostra delegazione italiana gli elementi probatori del caso e, ne e’ l’esempio, quello relativo alla autopsia dei corpi rinvenuti che potrebbe invece fornire elementi importanti. Stando cosi’ le cose, non solo le Autorita’ Indiane non hanno alcuna giurisdizione nel merito ma stanno illegittimamente trattenendo marinai appartenenti al Corpo Militare Italiano da diversi giorni, con il rischio di trasformare l’azione del fermo di persona indiziata a sequestro di persona. Perche’ non sono state fornite prove di alcun tipo dalle Autorita’ Indiane? Quale vera motivazione si cela dietro tanto accanimento contro i nostri maro’?. Esistono le normative di diritto internazionale anche su questo, si prestino le nostre autorita’ competenti a farne un adeguato uso prima che la situazione sia ingestibile e comporti ulteriori problemi di carattere diplomatico. Appurata l’incongruenza sui luoghi e gli orari, per quale motivo le autorita’ indiane esitano sull’assegnare il caso al tribunale italiano competente cosi’ come previsto dalle normative vigenti del diritto internazionale?".