(ASI) Roma - Con decreto del 26 luglio 2024, il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa ha concluso l’inchiesta amministrativa a suo tempo condotta nei confronti del Generale Vannacci in ordine all’utilizzo di un autoveicolo di servizio BMW e dell’uso di risorse attinenti al fondo “Promozione Italia” per l’organizzazione di eventi conviviali istituzionali quale Addetto Militare pro tempore presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca, di cui la stampa aveva dato ampio risalto.
All’esito dell’inchiesta, svolta ai sensi degli artt. 452 e segg. del TUOM, il Sottocapo di Stato maggiore della Difesa ha decretato "la non sussistenza di alcun tipo di responsabilità amministrativa, per dolo o colpa grave" ed ha trasmesso i relativi atti alla competente Procura Regionale per la Sezione giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti che, peraltro, a differenza di quanto riferito dai media, non aveva comunicato all’ufficiale alcun procedimento a suo carico.
"A tal riguardo, - riferisce l’avvocato Giorgio Carta, difensore del Generale Vannacci - si comunica altresì che, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, i fatti in questione non sono stati contestati nemmeno dalla Procura militare né da quella ordinaria.
Tanto si rappresenta anche nella considerazione che la notizia dell’avvio della inchiesta era stata riportata con grande clamore su tutti gli organi di stampa, onde con la presente si intende dare uguale risalto mediatico alla positiva conclusione del procedimento che esclude definitivamente ogni ipotizzata responsabilità amministrativa e contabile” ha concluso il legale del Generale Roberto Vannacci.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia