"Avremo carceri sempre più piene e sempre meno sicure. Continuano a creare nuovi reati e inasprire pene e non attuano la Cartabia nella parte delle nuove pene sostitutive né incentivano le misure alternative, danno pochi soldi alla polizia penitenziaria e neppure subito".
Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria Pd, dopo l'approvazione in Consiglio dei ministri del decreto «Carcere sicuro».
"L'ex garantista Nordio ha emanato un decreto confuso, contraddittorio che prevede misure velleitarie, come – afferma la deputata - far scontare agli stranieri la pena nei paesi di origine, e intanto partono minacce di morte da un assassino da poco accolto in Italia dalla presidente Meloni con tutti gli onori".
Per Serracchiani è "gigantesco il paradosso di aver promulgato un ddl che prevede l'abolizione di un reato che viene inserito di nuovo in un dl successivo. Lo avevamo detto che non potevano abolire l'abuso d'ufficio, perché si va in conflitto con l'Ue sulla base della direttiva sui reati contro la pubblica amministrazione e reati tributari (PIF) già ratificata dall'Italia".
"Poteva andar bene la norma che manda i tossicodipendenti in comunità ma – sottolinea Serracchiani - anche qui solo annunci senza un piano per una misura che richiede tempo e risorse e che scarica sul sistema sanitario aspetti prettamente detentivi di cui il decreto nulla dice".